Reggio Calabria. Dall’indagine scaturita nell’operazione Reale 5, condotta stamani dai Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria, è emerso che la ‘ndrina dei Pelle era riuscita a gestire “in totale sicurezza”, scrive il gip che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare a carico di 26 persone, e con una articolata rete di supporto la latitanza del defunto boss Antonio Pelle (Gambazza). Dalle intercettazioni è emerso che, dopo un periodo trascorso nei bunker di contrada Ricciolio di Benestare, Pelle era stato ospitato a Natile di Careri, a Natile Vecchio di Careri, per poi essere trasferito in provincia di Cuneo. Infine, dal dicembre 2008 e sino all’aprile-maggio 2009 Antonio Pelle era stato nascosto a Santo Stefano in Aspromonte, nel reggino.
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