Reggio Calabria. “Abbiamo appreso con enorme soddisfazione la notizia dello sblocco delle somme destinate al pagamento degli stipendi dei dipendenti Acquereggine. E’ doveroso sottolineare, in tal senso, l‘impegno profuso dal Sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena il quale, dopo aver stanziato regolarmente le somme necessarie e dovute alla società, è riuscito a dirimere anche lo stallo burocratico alla base di questo ulteriore ritardo”. Lo hanno affermato in una nota i Consiglieri comunali del Pdl Demetrio Marino e Antonio Pizzimenti. “L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria – dichiarano i due consiglieri – bisogna ricordarlo, è l’unica in tutto il territorio provinciale ad aver prolungato il contratto di servizio con la società Acquereggine, attraverso degli impegni presi e mantenuti con i lavoratori e con la proprietà. Quanto successo negli ultimi giorni ha avuto del paradossale, con il Comune che ha stanziato circa 600 mila euro, utili a saldare anche le mensilità arretrate dei dipendenti, ed un “rimpallo burocratico” che ha tenuto tali somme in “congelatore”, con gravi ricadute sui lavoratori che da mesi sono senza stipendi. Finalmente dopo tanto impegno ed un’operazione di mediazione svolta dal Sindaco Arena, queste somme sono state“liberate” dalla banca e dunque accreditate ai lavoratori. Grazie all’intervento del Prefetto si è riusciti a sbloccare una situazione che rischiava di diventare esplosiva; se ciò si è evitato è stato grazie al senso di responsabilità dei lavoratori di AcqueReggine ed all’impegno profuso dal Sindaco Demetrio Arena, con l’Amministrazione che ha tenuto fede ai propri impegni non vedendoli vanificati da un rimpallo burocratico”. Va infine precisato – termina il comunicato diffuso da Pizzimenti e Marino- che il Comune di Reggio Calabria è l’unico, nella Provincia, ad avere sempre ottemperato ai suoi obblighi nei confronti di Acquereggine, al fine di evitare i disastri ambientali dovuto alla cessazione del servizio di depurazione, come è avvenuto nel sito di Catona, nel quale insiste un depuratore che è di proprietà dei comuni di Campo Calabro, Fiumara e San Roberto, Comuni privi di sbocco a mare, ma che sono gli unici responsabili della sua gestione. Anche questo va specificato per far capire alla opinione pubblica come i problemi afferenti la depurazione delle acque reflue siano complessi e hanno origine diversa. E’ l’intero sistema ad essere in crisi, e non sarebbe giusto addossare al Comune di Reggio le uniche responsabilità”.