Reggio Calabria. I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del locale Tribunale, nei confronti di 6 soggetti indiziati di essere legati alla ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca “Nasone-Gaietti”, operante nel territorio di Scilla (RC), indagati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione e furto aggravati dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso.
Al centro dell’indagine, la capillare pressione estorsiva esercitata dalla cosca su imprenditori e commercianti locali, con particolari interessi delle famiglie mafiose sugli importanti appalti dei lavori dell’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria, con furti e danneggiamenti sul territorio per imporre la forza intimidatrice della ‘ndrangheta.
Particolarmente preziosa per lo sviluppo delle indagini, è stata la decisione coraggiosa da parte di alcuni imprenditori di non sottostare al giogo mafioso e di denunciare le arroganti richieste estorsive, specie se si considera l’eccezionalità dell’evento in un territorio come quello reggino, caratterizzato dall’elevata pervasività della ‘ndrangheta.