Catanzaro. “19 Luglio 2012, agguato al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta”. No, la data non è un errore, il boato è troppo forte, il dolore anche, ancora oggi, sempre. Si tornerà a ricordare la strage di via D’amelio, a piangere il giudice Paolo Borsellino, la sua scorta, a invocare i suoi valori, i suoi principi, per poi svegliarsi dal “sogno” per scannarci ancora una volta perché noi siamo italiani, ipocriti e falsi moralisti per eccellenza. Già, perché è un sogno di poche ore quello di avere una nazione basata sugli appelli e sulla moralità su cui era impostata l’opera del Giudice Borsellino, lo stesso sogno di distruggere il male facendo soltanto il proprio dovere. Smettiamola con lo slogan “Borsellino vive”, perché vive soltanto in una piccola percentuale di cittadini, i fatti smentiscono categoricamente l’applicazione dello slogan ad ogni principio applicato quotidianamente. I giovani devono riavvicinarsi alla legalità, alla giustizia, ma prima di tutto devono riappropriarsi di quei valori fondamentali come l’umiltà, l’onestà e l’altruismo, ma soprattutto devono abbattere il muro dell’indifferenza. L’indifferenza è il peggior cancro all’interno di una società: l’indifferente favorisce il male, l’indifferente è il primo a lamentarsi e a non agire, l’indifferente uccide una seconda volta uomini come Falcone e Borsellino. A vent’anni dal tragico evento, il rumore del boato è sempre troppo forte, il grido di dolore ancora di più, ma a quel rumore se ne aggiunge un altro che può davvero fare la differenza: il rumore delle idee che furono il pane quotidiano degli insegnamenti dei giudici eroi. Noi giovani e studenti abbiamo avuto in eredità questa immensa responsabilità, quel sangue, quel sacrificio, cammina sulle nostre gambe, gambe che troppo spesso dimenticano, si fermano, ignorano. Non solo manifestazioni, slogan, e quanto di connesso – concentrati in un solo giorno – ma soprattutto esami di coscienza, esempi di coraggio e onestà da seguire tutti i giorni dell’anno. Soltanto in queste condizioni potremmo permetterci di dire che “Falcone e Borsellino vivono!”
Damiano Carchedi
Consigliere Consulta Studenti Umg
Amministratore Portale Studenti Facoltà di Giurisprudenza di Catanzaro