Locri (Reggio Calabria). Nella mattinata odierna – rende noto un comunicato della Guardia di Finanza che qui riportiamo integralmente – i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, stanno procedendo all’esecuzione del decreto emesso da Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Locri, avente ad oggetto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di nr. 4 immobili situati nel centro di Roma e di altri 2 aventi sede nel Comune di Bovalino, tutti intestati alla FA.BIT. S.r.l., del valore complessivo di circa € 3.000.000,00. Sono stati, altresì, sottoposti a sequestro le quote sociali appartenenti al rappresentante legale della citata società, Rodolfo Rocca, del valore nominale di € 80.000,00.
Le indagini, coordinate da Salvatore Cosentino, Procuratore f.f. della Repubblica presso il Tribunale di Locri e da Federico Nesso, sostituto procuratore presso il medesimo ufficio, traggono spunto dai rilevanti e sospetti crediti ai fini IVA esposti in dichiarazione dalla società per € 7.500.000,00.
Gli sviluppi investigativi hanno messo in luce che buona parte di quei crediti sono stati conseguiti prevalentemente attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da altre imprese operanti nel settore dell’edilizia ed aventi sede anch’esse nella Locride.
In particolare la FA.BIT. S.r.l., operante nel settore delle costruzioni di strade, autostrade e piste aeroportuali, ha perpetrato una grave frode fiscale, attraverso l’annotazione nella contabilità degli anni 2007 e 2008 di elementi passivi fittizi riconducibili a fatture per operazioni inesistenti per un ammontare pari a circa € 10.000.000,00 (aventi come oggetto “studi di fattibilità”), nonché ad arbitrarie contabilizzazioni di fatture per l’importo di circa € 5.000.000,00.
Dette fatture, originariamente sono state emesse dai fornitori per importi dell’ordine di migliaia di euro, ma successivamente sono state annotate dalla FA.BIT. s.r.l. tra gli acquisti (con IVA a credito), per valori dell’ordine di milioni di Euro (ad esempio fatture emesse dai fornitori nei confronti della FA.BIT. per l’imponibile di € 1.550,00 ed IVA pari ad € 310,00 si trasformavano “inspiegabilmente” nei registri della FA.BIT. in fatture di importo imponibile pari ad € 1.550.000,00 ed IVA pari ad € 310.000,00); in tal modo la società si è procurata fraudolentemente un credito IVA per oltre € 3.000.000,00.
L’applicazione della misura ablatoria è stata possibile grazie alla disciplina dettata dalla legge 244/2007 (finanziaria per il 2008), che ha inteso predisporre un efficace strumento di cautela delle ragioni dell’Erario, estendendo l’applicazione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, anche ai reati fiscali.
L’operazione di servizio conferma ulteriormente l’impegno delle Fiamme Gialle di Reggio Calabria nel controllo economico del territorio di tutta la Provincia, nell’esercizio dei compiti Istituzionali primari del Corpo, a tutela delle Entrate dello Stato e del buon andamento dei mercati dei beni e servizi gravemente lesi da siffatte forme di evasione.
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