Reggio Calabria. In merito alla situazione della Fondazione Campanella, il Presidente della Commissione Sanità della Regione Calabria, Nazzareno Salerno, dichiara quanto segue: “Non saranno le decisioni della Corte Costituzionale, delle quali prendiamo atto e che non possiamo sindacare, riguardanti le leggi regionali 35/2011 e 50/2011, ed in particolare la disciplina del riconoscimento come ente di diritto pubblico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei tumori ‘Tommaso Campanella’, a fermarci nella nostra azione volta a preservare il futuro di una struttura sanitaria che costituisce un polo di eccellenza per la sanità calabrese, oltre che una fonte di speranza per chi, colpito da queste gravi malattie, vuole curarsi nella propria regione e non affidarsi a lunghi viaggi che spesso generano considerevoli disagi e si traducono in semplici illusioni. Non sarebbe d’altra parte né saggio né ragionevole lasciare disperdere un inestimabile patrimonio di conoscenze scientifiche e professionali costruite nel tempo e non facilmente riproducibili o rintracciabili altrove. È invece logico spendere tutte le proprie energie per individuare le soluzioni più opportune, non solo per assicurare in questo complesso momento storico continuità lavorativa ai dipendenti, ma anche per preservare il futuro di un centro che è una sorgente insostituibile di buona sanità e senza il quale ci si troverebbe di fronte ad un vuoto incolmabile che rischierebbe di pregiudicare seriamente la validità di tutta l’organizzazione del nostro sistema sanitario. Non ritengo accettabile per la popolazione calabrese che siano questioni di forma a determinare gli assetti e che realtà fondamentali debbano scomparire per effetto di controverse vicende giuridiche. Ai già rilevanti sacrifici imposti dal Piano di rientro, gli utenti non possono veder aggiunte privazioni ulteriori ma, al contrario, devono poter constatare la sensibilità delle classi dirigenti regionali e nazionali nell’affrontare questioni vitali. Ed è da irresponsabili, in questo contesto, procedere – come fa qualche esponente ancora in cerca della visibilità mancata – con strumentalizzazioni privilegiando la via dell’opportunismo politico anziché quella dell’interesse collettivo. Ciò che conta adesso è dare priorità ai malati ed alle loro famiglie mettendo al centro di ogni discussione il valore dell’uomo in quanto tale. Sono certo che il Presidente Giuseppe Scopelliti saprà, come sempre, farsi interprete delle esigenze dei cittadini e seguire la strada in grado di garantire la prosecuzione di servizi indispensabili per ogni società che voglia definirsi civile”.