Sequestri eseguiti dalla Polizia tra Siderno e Torino

Siderno (Reggio Calabria). Continua l’azione incessante di aggressione ai patrimoni mafiosi messa in atto dalla Questura di Reggio Calabria guidata del dirigente generale Guido Longo. Nella giornata odierna gli uomini del Carmine Soriente, dirigente del Commissariato di Siderno, della dottoressa Maria D’Anna, dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria e personale della Divisione Anticrimine della Questura di Torino, hanno dato esecuzione, rispettivamente a Siderno e a Torino–Orbassano, al sequestro di diverse attività commerciali. Il provvedimento di sequestro, avente numero 119/12 MP e n. 40/12, è stato emesso in data 31 luglio 2012 dal Tribunale di Reggio Calabria Sezione Misure di Prevenzione che ha accolto la proposta avanzata dal Questore Longo.
Tale documento giudiziario, ha ordinato il sequestro di quattro consistenti attività commerciali riconducibili a Michele Correale di 53 anni alias “U Zorru”, attualmente detenuto perché coinvolto, per il reato di associazione mafiosa, nelle operazioni denominate “Crimine e Bene Comune – Recupero” eseguite a Siderno nell’anno 2010. A carico di Michele Correale – secondo quanto reso noto da un comunicato stampa della Questura che qui riportiamo integralmente – grava anche una condanna divenuta definitiva in data 09/11/2009, a sei anni e quattro mesi di reclusione riferita al reato penale di coltivazione d’ingente quantità di sostanza stupefacente.
La consistenza patrimoniale sequestrata è notevole. Infatti gli operatori di polizia durante l’esecuzione hanno posto sotto sequestro nella centralissima città di Siderno un’area di servizio ENI, con annesso punto di ristoro, gestita dalla società “Siderpetroli di Futia Luisa & C. S.A.S.” ed una società di trasporti denominata: “Sidertrans Trasporti e spedizioni di Futia Cosimo & C. S.a.s.”con un patrimonio aziendale composto da tredici tra autotreni e rimorchi.
A Torino gli agenti della locale Questura hanno contemporaneamente sequestrato altre due società denominate: “la Mimosa società semplice e l’Antica Caffetteria S.N.C. di Catalano Cosimo e Infusini Barbara”. Il sequestro in questione nel territorio torinese ha interessato una consistente attività commerciale composta da bar caffetteria, cremeria, tavola calda, creperia, gelateria, superenalotto, Sisal, Lottomatica, denominata “Antica Caffetteria”. L’attività era gestita da Cosimo Catalano di 38 anni, nipote di Michele Correale, arrestato in data 08 giugno 2011 nell’ambito dell’operazione denominata “Minotauro” emessa dal Tribunale di Torino. Dagli atti dell’ordinanza risulterebbe, sempre secondo l’accusa, che Cosimo Catalano avrebbe ricevuto la dote, in seno alla società mafiosa, di “Santa” .
Il sequestro ha colpito in due aree geografiche differenti, Piemonte e Calabria. Luoghi collegati tra di loro da una fitta rete di legami mafiosi riscontrati da prima nell’operazione “Crimine” e successivamente chiariti nell’operazione denominata “Minotauro” che ha portato all’arresto di oltre 100 persone.
Il sequestro delle società commerciali indicate nel provvedimento giudiziario ammonta a circa dodici milioni di euro.
L’operazione conferma l’impegno delle forze di polizia nel perseguire l’azione di contrasto sul territorio nei confronti degli affiliati delle consorterie mafiose.

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