Cosenza. Questione rom: Giovane Italia contro la nascita del villaggio in via Popilia

Cosenza. “La Giovane Italia dice no al campo rom, esprimendo dissenso per la nascita di un villaggio in via Popilia, nei pressi del centro abitato. E’ quanto sostengono in una nota Angelo Brutto e Piero Malvasi, rispettivamente presidente regionale e cittadino della Giovane Italia e Piero Malvasi. “Il quartiere andrebbe rilanciato, piuttosto che declassato a ghetto. La volontà dei cittadini è chiara, vista l’affluenza ai banchetti allestiti per la raccolta firme. Noi ci schieriamo al fianco degli abitanti. E’ giusto individuare una soluzione per porre fine alle condizioni disumane in cui vivono nell’area del lungo fiume, ma questo non significa dequalificare via Popilia, che già in passato è stata mortificata da politiche scellerate delle precedenti amministrazioni. Ancora oggi la Provincia di Cosenza non ha provveduto a rispondere con i fatti agli inviti ricevuti. Vista la competenza sull’area, doveva provvedere ad adottare misure per la messa in sicurezza e per lo smaltimento dei rifiuti. Grande il lavoro che svolgono ogni giorno le forze dell’ordine. Speriamo che siano messe nelle condizioni di garantire che il numero dei ospiti della baraccopoli non aumenti ogni giorno”. “Bisogna immediatamente censire gli abitanti della baraccopoli – concludono Brutto e Malvasi – individuando chi ha il diritto di restare e chi no. E’ necessario garantire l’obbligo scolastico ai più piccoli. La domanda che ci poniamo da più tempo è la seguente: se queste persone non svolgono alcun tipo di lavoro come fanno a vivere? L’appello che rivolgiamo ad Occhiuto è quello di non arrivare a soluzioni affrettate. Ci auguriamo che questa vicenda non si concluda con lo stesso esito del passato: la creazione di un altro ghetto nella città di Cosenza”.

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