Spett. redazione,
sono uno dei tanti cittadini reggini lasciati soli dalle Istituzioni locali, sempre meno attente ai bisogni concreti e reali di una città. Tuttavia non voglio arrendermi e chiedo l’aiuto della carta stampata al fine di richiamare ai valori propri di una società civile. Mi duole sottolineare che l’intera città di Reggio è poco curata, sia al centro che alla periferia, dal punto di vista della pulizia stradale. Gli ormai passati scioperi dei dipendenti della Leonia hanno aggravato una situazione già drastica che, con l’andare del tempo, ha creato una certa assuefazione nei cittadini ed oggi alcuni angoli delle strade sono stati trasformati in vere e proprie semi-discariche che degradano quella che potenzialmente è e dovrebbe essere una splendida città. L’incuria della pulizia nella città ed il malcostume dei rifiuti depositati fuori dai cassonetti è, sicuramente, una mancanza sia da parte di quei cittadini poco civili e non consapevoli dei vari disagi che certe azioni possono procurare, sia da parte delle Amministrazioni, alle quali spetta l’onere e il compito di mantenere uno stato di decoro dei luoghi pubblici. Una delle tante zone descritte nella mia introduzione è presente proprio dinnanzi al cancello della mia abitazione. Infatti, nella via Pio XI, all’altezza del civico 291, la cattiva educazione di molti ha permesso che si creasse una semi-discarica a pochi centimetri da un cancello in cui le persone dovrebbero entrare ed uscire dal condominio. Questo malcostume ha creato un ambiente poco vivibile, in cui le condizioni igienico-sanitarie sono di gran lunga al di sotto della normalità. Animali ed insetti di ogni tipo ormai sono diventati possessori di quell’angolo di strada e ciò crea anche un elevato rischio di incidenti, in quanto ci si trova in piena curva a gomito. Come se non bastasse, il caldo ed il sole che batte sulla spazzatura depositata procura un cattivissimo odore che non permette agli abitanti del palazzo di aprire le finestre. Inoltre, un ulteriore rischio è rappresentato dall’avvicinarsi dei mesi piovosi, in quanto le forti piogge generano solitamente un piccolo torrente nella via Pio XI. In tal modo le buste della spazzatura potrebbero disperdersi e rendere ancora più difficoltosa la possibile raccolta. Queste mie segnalazioni sono state prontamente inoltrate più volte al Comune, al Sindaco dottor Arena, all’Assessore all’ambiente avvocato Minasi e, per conoscenza, alla Polizia Municipale e alla Leonia S.p.A. Ho chiesto collaborazione ed aiuto al fine di ottenere un decoro ordinario della zona in cui vivo. Mi sono permesso anche di scrivere dei suggerimenti, come: la presenza di un cartello con i riferimenti normativi e le sanzioni applicative per un tale gesto e controlli più ferrei (oggi praticamente inesistenti) da parte degli ispettori di igiene e dei vigili urbani. Dopo svariate e-mail e segnalazioni telefoniche è arrivata una risposta laconica da parte dell’avv. Tilde Minasi, rassicurandomi che sarebbe stata bonificata la zona e sarebbero stati effettuati maggiori controlli. Tale rassicurazione avveniva tramite e-mail datata al 24/07, ma, fino ad ora, è rimasta del tutto incompiuta. La semi-discarica è infatti ancora presente sul ciglio della strada e, nonostante le promesse avute, continua ad aumentare nel suo volume. Pochi giorni fa è stato necessario anche l’intervento dei Carabinieri, i quali hanno chiamato la Leonia al fine di effettuare la pulizia della zona, ma, nonostante la segnalazione delle Forze dell’Ordine, non è stato compiuto alcun intervento da parte della Società incaricata dal Comune per la raccolta dei rifiuti. Oggi mi sento triste, solo ed abbandonato come uomo e come cittadino, ma non ho ancora intenzione di arrendermi. Credo che l’aiuto della carta stampata e del potere mediatico in generale possa generare un orgoglio personale verso tutti quei cittadini che come me si sentono avviliti da situazioni simili. Reggio è la nostra città, la nostra terra, la nostra casa e tutte le persone con uno spiccato senso civico non dovrebbero sentirsi sole, ma dovrebbero trovare la forza di rialzare la testa e cercare di smuovere qualcosa, cercando di amare e lottare per la propria città, la propria terra e la propria casa.
Lettera firmata