Chiusura svincolo A3 Sant’Eufemia d’Aspromonte–Bagnara. Assessore Fedele: “Qualcosa si sta muovendo”

Catanzaro. L’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele, in merito all’attivazione delle procedure dello svincolo A3 Sant’Eufemia d’Aspromonte–Bagnara, dichiara che “qualcosa si sta muovendo”. “Durante la sua ultima visita in riva allo Stretto – fa sapere Fedele attraverso un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – ho investito personalmente della questione il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. Insieme al presidente Scopelliti e ad alcuni sindaci del comprensorio aspromontano, ho illustrato al presidente Ciucci quelle che potrebbero essere le sostanziali ricadute sul territorio, a livello sociale ed economico, di una possibile chiusura dello snodo autostradale. A seguito, quindi, dell’incontro il presidente Ciucci ha inviato la lettera che accompagna il progetto dello svincolo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per una valutazione ed un parere tecnico. Mi sono anche relazionato – dice ancora l’esponente della Giunta – con il responsabile per l’A3 Calabria affinché, in questa fase, si migliori la possibilità di accesso sul nuovo tratto e si rendano più chiare le indicazioni autostradali, in quanto incomplete e fuorvianti. Inoltre, mi sono attivato, fin da subito, attraverso comunicazioni scritte ed incontri con personale tecnico per far sì che si trovasse una valida alternativa al percorso tracciato dall’Anas con l’unico obiettivo di rispettare le innumerevoli esigenze, e necessità, che provengono dalle comunità che abitano questa parte del territorio calabrese. In attesa di risposte – prosegue l’assessore Fedele – vigileremo con attenzione sull’intera vicenda che, se non risolta, potrebbe determinare, oltre al venir meno di aspettative ampiamente riposte da parte dell’intera fascia aspromontana, inevitabili riflessi e importanti tensioni sui territori interessati e sulle comunità destinatarie dell’opera. Proprio per questo motivo, qualsiasi tipo di sollecitazione, sia che provenga direttamente dal territorio sia che venga sposata dalle istituzioni e, soprattutto, dagli amministratori locali, va senza dubbio assecondata. Pertanto, a chi soltanto adesso inizia ad indignarsi per lo stato attuale delle cose, ricordo che avrebbe dovuto adirarsi qualche anno prima. In ogni caso – rileva infine Fedele – non serve innescare nessun tipo di polemica ma bisogna dare seguito a quel processo di interventi ed azioni concrete che servano a trovare una giusta soluzione al problema”.

 

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