Catanzaro. Trenitalia e il Gruppo FS colpiscono ancora una volta alle spalle la Calabria e i lavoratori. Infatti, il 6 agosto, con un colpo di coda velenoso, Trenitalia ha fatto recapitare a 14 lavoratori di Crotone la raccomandata per il trasferimento immediato a Venezia, Milano, Lecce ed altre sedi. Il provvedimento è l’effetto del taglio dei treni a lunga percorrenza che hanno colpito il Sud e la Calabria e, in modo particolare, Crotone e la Jonica calabrese e che abbiamo con forza contrastato e contestato sin dal mese di ottobre scorso. Quest’atto unilaterale e antisindacale è l’ennesima prova di un atteggiamento inqualificabile e ingiustificabile di Trenitalia. Abbiamo già contestato, come sindacato, il provvedimento di trasferimento anche per il modo in cui è avvenuto senza alcuna concertazione sindacale e nel mese di agosto, durante il periodo feriale. La cosa più grave, che balza agli occhi con più’ evidenza, e’ pero’ il fatto che adesso cominciano ad evidenziarsi sulle persone gli effetti dei tagli ai treni a lunga percorrenza: sono i lavoratori calabresi, in questo caso di Crotone, a subire sulla propria pelle le scelte sbagliate ed inique di Trenitalia e del gruppo FS che sottolineano, se ce fosse ancora bisogno, quanto antimeridionale e scellerata sia stata in questi ultimi anni la politica adottata da Moretti. Chiediamo, come CGIL, che l’atto sia immediatamente sospeso e gli effetti sui lavoratori ritirati. Chiediamo, infine, alla deputazione calabrese di intervenire immediatamente per impedire quest’ultimo perverso colpo al trasporto ferroviario calabrese e ai diritti dei lavoratori.
Nino Costantino – Segretario Generale Filt-CGIL Calabria