Territorio pronto a mobilitarsi contro la chiusura del Tribunale di Rossano

Rossano Calabro (Cosenza). Interessare con massima urgenza e determinazione i vertici nazionali dei tre partiti della maggioranza, UDC, PdL e PD, affinché si facciano interpreti, ad horas, della necessità di rappresentare chiaramente al Ministro Severino tutti i gravissimi disagi e danni, all’utente, alla giustizia ed al senso stesso di fruizione dei diritti di cittadinanza, derivanti dalla soppressione, scriteriata da tutti i punti di vista, del solo Tribunale di Rossano in Calabria. Nel frattempo, il territorio, unitariamente e nel suo complesso, dai rappresentanti istituzionali a quelli delle categorie, dalla deputazione nazionale e regionale alla società civile, senza alcuna distinzione politica e mettendo al bando ogni forma di polemica inutile e dannosa, è pronto, già dalle prossime ore, a mettere in atto tutte le iniziative di contrasto e di protesta che saranno valutate come necessarie ed inevitabili per bloccare una scelta che non rispetta nessun criterio e che, per questo, deve e può ancora essere rivista. È quanto emerso stamani nel corso della lunga ed articolata conferenza dei rappresentanti dei Comuni ricadenti nella pertinenza del Palazzo di Giustizia rossanese, convocata dal Primo Cittadino, Giuseppe Antoniotti. Alla riunione, svoltasi nella sala giunta del Municipio, oltre ad una rappresentanza di amministratori, hanno preso parte anche l’onorevole Giovanni Dima, delegato dal coordinatore regionale del PdL Giuseppe Scopelliti (incontrato, ieri, a Vibo insieme al sindaco ed al consigliere regionale Giuseppe Caputo, il segretario regionale dell’UDC  Gino Trematerra, il consigliere regionale Gianluca Gallo, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rossano Serafino Trento, una rappresentanza di consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e diversi esponenti politici cittadini. Il governo ha dimostrato di non voler bene a questo territorio – ha ribadito ancora una volta il sindaco Antoniotti – abbandonando nelle mani della criminalità una delle aree più ricche della Calabria. Abbiamo fatto il possibile per difendere questo presidio. Non ci fermeremo dinanzi a questo scippo che è di una gravita inaudita”.

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