Reggio Calabria. “Si è tenuta nella giornata di ieri la riunione, anticipata nei giorni scorsi da Sorical e dall’Amministrazione municipale, in Prefettura, con i Comuni della riviera ionica serviti dalle falde acquifere della fonte del Tuccio”. Lo riferisce in una nota l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pasquale Morisani. “La riunione, convocata su espressa richiesta di Sorical, si è resa necessaria – spiega l’esponente della giunta Arena – proprio per la situazione di grave difficoltà, legata al rifornimento idrico cittadino ed in particolare della zona sud di Reggio, Pellaro, Bocale ed in parte San Gregorio. Tale situazione, determinata dall’abbassamento della fonte del Tuccio in corrispondenza al lungo periodo di siccità che ha caratterizzato questi mesi, ripropone un problema storico per Reggio che, parzialmente, era stato risolto proprio con il collegamento Sorical alla rete di approvvigionamento dal Tuccio e che oggi, a causa di livelli dimezzati rispetto alla media necessaria per sostenere la richiesta di acqua dei Comuni, serviti nel tratto ricompreso da Bagaladi a Reggio, non puo essere sostenuto strutturalmente”. “Da qui – si legge nella nota – l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Amministrazione comunale, con invito espresso a contenere i consumi idrici, evitando sprechi ed abusi, per garantire l’utilizzo necessario ad uso domestico della quantità fornite ed erogate in questo periodo. Nel corso della riunione i tecnici Sorical hanno illustrato il sistema di approvvigionamento che potranno garantire con quantità limitate e per le quali ogni Comune, interessato da questa rete di rifornimento, dovrà contenere l’erogazione, tenendo conto di un piano di turnazione che possa garantire a tutte le zone di avere il necessario apporto; questa determinazione assume per Reggio i connotati di una misura necessaria atteso che la nostra zona sud rappresenta il terminale della rete interessata alla crisi strutturale e quindi, diversamente, non potrebbe essere garantita neppure in parte. A questo espediente si aggiunge il rilievo secondo il quale la fonte del Tuccio serve anche un consorzio di irrigazione che attinge quantità di acqua dalle falde, in questo momento sofferenti, e per il quale verrà chiesta una sensibile riduzione di prelievo, azionando manovre, disposte già dai tecnici nell’immediato; in ragione di tale impegno la fonte del Tuccio dovrebbe recuperare livelli di falda, in modo tale da consentire un aumento delle quantità a servizio, soprattutto, del Comune di Reggio”. La situazione – è scritto nella nota – verrà costantemente monitorata nei prossimi giorni anche dai tecnici dei Lavori Pubblici anche per avere contezza dell’effetto di tali misure disposte da Sorical, impegnata da tempo in sinergia di collaborazione al tavolo tecnico, e si affianca all’impegno già in atto da mesi del servizio manutenzioni per garantire il funzionamento degli impianti idrici di pertinenza comunale, soggetti a particolare sollecitazione proprio per garantire un afflusso maggiore in questo periodo estivo e di riduzione da fonti esterne, quindi passibili di avarie e guasti che ne limitano la funzionalità, penalizzando per giornate talune aree urbane; lo stesso ufficio, dedicato al servizio idrico, sostiene l’impegno quotidiano sul territorio con l’apporto delle autobotti e del personale degli LSU, responsabile dei serbatoi e del controllo delle saracinesche di manovra e delle perdite sulle reti idriche. Naturalmente, a questo sistema articolato deve affiancarsi l’azione di controllo dell’uso di acqua sul territorio per il quale, anche nei prossimi giorni, si chiederà un maggiore impegno sia da parte dei vigili urbani, specie in aree tradizionalmente soggette ad usi non autorizzati, che di tutte le forze dell’ordine chiamate a responsabilizzare la cittadinanza e reprimere abusi”. “Massimo impegno e collaborazione, dunque, tra i tecnici Sorical e quelli del settore comunale Lavori Pubblici, sollecitati quotidianamente – conclude Morisani – per garantire una risorsa sempre piu preziosa e limitata oramai, non soltanto per i Comuni meridionali, ma per tutto il territorio nazionale interessato da periodi di lunga siccità”.