Reggio Calabria. “Siamo alle solite. Quando in Calabria si parla di mare sporco o di politica sporca, si assiste ad una levata di scudi in difesa dell’immagine della regione e dei suoi abitanti. Sta accadendo la stessa cosa in questi giorni. E’ bastato che Goletta Verde ricordasse a tutti quanti noi lo stato di inquinamento delle nostre acque perchè il presidente Scopelliti gridasse al complotto”. E’ quanto dichiara in una nota Mimmo Talarico, consigliere regionale dell’Italia dei Valori. “Eppure, al di là dell’attendibilità scientifica dei dati che ci vengono offerti da associazioni e/o istituzioni accreditate, è sufficiente osservare o immergersi nelle acque antistanti le spiagge di molte (non tutte) località balneari della Calabria per rendersi conto – sottolinea Talarico – che il danno all’immagine della nostra regione non viene procurato da Goletta Verde o dai giornali ”nemici”, ma da chi avrebbe il compito di eliminare o ridurre l’inquinamento. Da costoro invece, arrivano i soliti proclami in difesa della Calabria, della sua immagine virtuale. Noi abbiamo bisogno invece, di un’operazione verità sulle risorse impegnate, i risultati raggiunti o che si intendono raggiungere, le difficoltà incontrate e gli obiettivi dei prossimi mesi. Denunciare i fatti, non vuol dire essere contro la Calabria, semmai, la loro negazione favorisce amministratori e funzionari pubblici preposti alla tutela delle acque “distratti” e/o “incompetenti”. “Al turista e al villeggiante – conclude il consigliere regionale IdV – non interessa partecipare al dibattito sulla distinzione tra mare sporco e mare inquinato. credo, invece, che sia interessato come tutti noi a bagnarsi in acque limpide ad ogni ora del giorno e in qualsiasi località calabrese”.