Reggio Calabria. Il segretario generale della Fials Calabria (Sindacato Autonomie Italiane e Sanità) Bruno Ferraro si è detto fortemente preoccupato per il parere espresso, con delibera n°129 del 20 Luglio 2012, dalla sezione calabrese della Corte dei Conti in funzione di controllo. Infatti, il parere richiesto nell’aprile 2012 dal presidente della Giunta regionale Scopelliti in funzione di Commissario del piano di rientro dal deficit riguardava le problematiche relative alle assunzioni a tempo determinato e/o indeterminato fatte dalle aziende territoriali e Ospedaliere dal 1° Gennaio 2010 ad oggi, ivi comprese le mobilità e il lavoro flessibile. Su tali quesiti la Corte dei Conti è stata decisa e determinata; infatti ha bocciato di fatto tutte le assunzioni sia del comparto che della dirigenza effettuate nel 2010-2011-2012, sancendo così la fine di ogni esperienza lavorativa per circa 2000 precari. Neanche la necessità di garantire i L.E.A. (Livelli di Assistenza) è valsa a far derogare dai principi di vincolo dettati, a parere della Corte dei Conti, dalle norme nazionali e da quelle del Piano di Rientro. Per la FIALS è in ballo il futuro di 2000 lavoratori e delle loro famiglie, che non può essere messi in discussione. “Dai lavoratori interinali a quelli a tempo determinato, dai contratti dell’art.15 septies D.Lgs. 503/92 ai co.co.pro., si profila – sostiene Ferraro – una vera e propria “mattanza sociale” che investirà tutta la Calabria. Naturalmente per la FIALS non può essere solo il personale a subire i sacrifici. Non va sottaciuto che negli anni 2010 e 2011 sono usciti dai ruoli, per dimissioni o pensionamenti, quasi 2000 unità con un risparmio che, a regime, nel 2012 è di circa 100 milioni di euro (50 dei quali nel 2011), pari a circa il 70% del risparmio corrente conseguito dalla Regione, ma di questo se ne potrà parlare in seguito”. “La Fials Calabria – spiega il segretario regionale- anche per prevenire azioni unilaterali dei direttori generali delle Aziende che potrebbero da subito, per paura di danni erariali, licenziare i lavoratori, ha già inviato richiesta di immediato incontro al presidente della Regione Scopelliti e ai direttori generali di Azienda Sanitarie Provinciali e Aziende Ospedaliere al fine di tutelare tutti i precari che, in atto, vivono una situazione angosciante e per tutelare il diritto alla salute dei cittadini calabresi”.