Reggio Calabria. “La battaglia portata avanti sulla irrazionalità del piano di dimensionamento scolastico della provincia reggina ha trovato conferma nella recente sentenza del TAR di Reggio Calabria che ha recepito, affermando l’autonomia del Circolo Didattico Nosside, la sentenza della Corte costituzionale n° 147/2012 che ha dichiarato incostituzionale l’art. 19,comma 4, del d.l. n° 98 del 2011”. Così commenta l’importante provvedimento giurisdizionale Giuseppe Giordano, consigliere regionale di Italia dei Valori. “Non posso non ricordare – sottolinea Giordano – che, sin dall’inizio della vicenda, il nostro gruppo politico ha appoggiato senza riserve le lotte dei genitori e degli insegnanti che hanno portato avanti vibranti proteste contro un Piano che, per motivi attinenti più a faide di natura politica che a valutazioni di ordine tecnico, fuori da ogni logica, sacrificava una adeguata offerta formativa attraverso accorpamenti ingiustificati. Ricordo la battaglia sulla Nosside del nostro dirigente cittadino Ettore Tripepi”. “Ci auguriamo – rileva Giordano – che la Regione e l’Ufficio Scolastico Regionale prendano atto della sentenza senza frapporre ulteriori ostacoli e, anzi, intervengano per correggere gli aspetti più scandalosi del Piano di dimensionamento scolastico riguardanti altri istituti e sui quali la delibera provinciale n° 116 del 29/12/2011 non ha tenuto conto violando quelle prerogative di aggregazione o accorpamento che garantissero la continuità didattica territoriale nel rispetto delle condizione geografiche, socioeconomiche e della storia del territorio”. “Su queste basi – ricorda l’esponente dipietrista – una mia interrogazione a risposta immediata sarà discussa a breve nella seduta del Consiglio regionale e con la quale, propria alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale, si chiede alla Regione se non sia il caso di avviare una nuova programmazione della rete scolastica intervenendo anche sulla corrente annualità scolastica”. “Non si vuole sostenere alcuna richiesta demagogica o populistica atta a rivoluzionare un piano per l’annualità in corso in quanto ci rendiamo conto e delle difficoltà burocratiche e della tempistica – conclude Giordano – ma vi sono tutti i presupposti per correggere gli aspetti più scandalosi e illogici dell’attuale Piano come, appunto, avvenuto per la scuola Nosside o per altre realtà territoriali come Gallico e Pellaro per rimanere nell’ambito cittadino, o l’istituto comprensivo di Stilo, Pazzano e Bivongi se guardiamo al territorio provinciale”.
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