Reggio Calabria. Sono passati due anni dalla soppressione delle circoscrizioni ed il territorio della ex IX Circoscrizione versa in uno stato di abbandono mitigato solo dall’impegno di qualche volenteroso cittadino, dalle iniziative delle associazioni locali e dai successi sportivi. Il Lungomare di Gallico ne è esempio emblematico: devastato da lavori incompiuti e poi abbandonato al suo destino, è stato salvato dai gallicesi che, con forza di volontà e spirito di iniziativa, hanno saputo restituirgli un volto di normalità. Ma le emergenze territoriali, quali la carenza idrica o gli scarichi fognari a cielo aperto, tanto per citarne due, che nel periodo estivo si ripropongono in tutta la loro criticità, esulano dalla sola volontà o dall’impegno dei comuni cittaidini, richiedendo interventi seri e risolutivi da parte delle istituzioni locali, che sono chiamate a svolgere con efficienza ed efficacia il proprio ruolo nei confronti della società civile. Le Circoscrizioni, con tutti i loro limiti, rappresentavano un punto di riferimento certo per i cittadini, i quali non solo sapevano a chi rivolgersi, ma, soprattutto, sapevano che le proprie istanze non sarebbero rimaste inascoltate. E questo perché, chi sedeva nel consiglio circoscrizionale, era prima di tutto cittadino di quel territorio ed anteponeva all’appartenenza politica il benessere dei propri concittadini e la salvaguardia del proprio territorio. Il fallimento dell’attuale politica locale, così come a livello nazionale, sta nell’aver disatteso il principio che sta alla base del “buon governo”, quello di amministrare per il bene di tutti. Ed è un fallimento che riguarda tutti i partiti, nessuno escluso. Posso dire, con cognizione di causa, che l’esperienza politica più positiva che ho vissuto è stata quella in cui ho militato in liste civiche, costituite da giovani e professionisti animati dal solo spirito di rendere un servizio per il proprio territorio. Diversamente, l’esperienza vissuta all’interno di partiti, per ultimo IdV, si è rivelata deludente perché, nonostante i proclami di facciata, alla fine hanno prevalso i personalismi rispetto agli interessi del territorio, e ciò è accaduto a livello nazionale e per estensione a livello locale. Ritengo, tuttavia, che poiché ciascuno di noi possa e debba dare il proprio contributo per la rinascita del territorio in cui è nato, cresciuto e vive, l’unica strada percorribile per rilanciare una politica sana, animata da principi e valori condivisibili dalla collettività, sia la costituzione di comitati di cittadini. Io per primo ho deciso di mettere la mia lunga esperienza, prima da consigliere e poi da presidente della IX Circoscrizione, al servizio del territorio e della collettività, costituendo un comitato di cittadini della Vallata del Gallico, che opererà per dare voce e cercare di trovare soluzioni praticabili alle tante problematiche ed alle emergenze del territorio.
Domenico Idone – Ex presidente Circoscrizione Gallico-Sambatello