Scalea (Cosenza). Il ritiro delle deleghe, non preventivamente concordato in fase elettorale come momento di alternanza, è un segnale preoccupante che ha il significato della sfiducia. E’ ciò che è accaduto agli assessori e consiglieri comunali di Scalea, che a metà legislatura, sono stati disarcionati dal loro sindaco. Anche se lui ha inteso minimizzarle rappresentandole come un’esigenza di un eventuale rimpasto o riorganizzazione per rilanciare la macchina amministrativa. Naturalmente ciò non convince nessuno perché vuole nascondere il fallimento dell’azione politico amministrativa della maggioranza che governa la nostra città. Lo dimostrano le recenti dichiarazioni sulla stampa del sindaco che, definendosi politico improvvisato, descrive drammatica la situazione economica in cui versa il comune, tanto da prevedere che, bene che vada, non bastano 15 anni per risanarlo. Se così stanno le cose, a che serve cambiare giunta e deleghe ai consiglieri? A meno che, il ritiro delle deleghe a tutti, è una trovata che serve per sfiduciare qualcuno ritenuto incapace o scomodo e imbarcare, con un inciucio, qualche consigliere di minoranza, finora silente, pronto al salto della quaglia. Se tutto ciò accadesse, non si potrebbe più ritenere il sindaco uno sprovveduto ma un politico spregiudicato della peggiore razza, dalla quale sulla stampa, quasi ogni giorno prende distanza solo a parole. Al Partito Democratico di Scalea, che governa insieme alla destra questa amministrazione comunale che è sotto tutela politica dei fratelli Gentile, gli chiediamo di non prestarsi al gioco e di mostrare un sussulto d’orgoglio per non offrire un ulteriore spettacolo indecoroso come nella fase della formazione delle liste amministrative del 2010. Ai suoi dirigenti provinciali e regionali rammentiamo che siamo alle porte delle elezioni politiche e che ci risulterebbe difficile affrontare la campagna elettorale insieme ai suoi rappresentanti istituzionali cittadini se ristagnano in questa ambiguità politica. Al Sindaco invece, preso atto dell’incapacità della sua coalizione di governare Scalea, consigliamo di dimettersi per dare di nuovo la parola agli elettori per scegliersi un nuovo governo più capace e credibile per portarla fuori dalle secche in cui si è incagliata.
Antonio Forestieri
Comitato Politico Provinciale SEL