Reggio Calabria. Per i medici ammessi ai corsi di specializzazione nel periodo compreso tra il 1983 ed il 1991 arriva, finalmente, la sentenza della terza sezione civile della Cassazione che dà ragione ai ricorrenti riguardo il recupero delle retribuzioni quale giusto compenso per il periodo di formazione prestato. A darne notizia è l’ufficio legale della sezione reggina dell’Adiconsum, Associazione italiana difesa consumatori e ambiente, che per prima ha intrapreso una battaglia a favore di circa cento medici reggini rispetto all’opportunità, riconosciuta dalla Corte d Giustizia europea, di richiedere per via legale il pagamento delle borse di studio annuali spettanti ai medici ammessi alla frequenza delle scuole di specializzazione nel succitato periodo. La direttiva comunitaria del 1982, infatti, imponeva agli Stati membri l’obbligo di prevedere legislativamente, entro e non oltre il 31 dicembre del 1982, una remunerazione a beneficio dei medici specializzandi. Una direttiva recepita con gravissimo ritardo dallo Stato Italiano che ha finalmente riconosciuto il diritto ad una retribuzione, complessivamente ammontante a 21 milioni e mezzo delle vecchie lire per ogni anno di specializzazione. A tal proposito si era espressa anche l’Alta Corte europea che già 10 anni addietro dichiarava incondizionato l’obbligo per lo Stato italiano di retribuire in maniera adeguata anche i periodi di formazione tanto a tempo pieno quanto a tempo parziale dei dottori ammessi alla frequenza delle scuole di specializzazioni mediche a partire dagli anni 1983 – 1984 e fino agli anni 1990 – 1991 a mezzo dei legali del foro reggino, avvocati Giuseppe Chiofalo, Maria Laura Chiofalo e Barbara Vespia. L’azione legale intrapresa dall’Adiconsum reggina a favore dei circa cento medici ricorrenti contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Ministero Economia e Finanze vede quindi il suo epilogo con la sentenza favorevole della Corte suprema di Cassazione depositata il 21 giugno scorso, dopo un iter iniziato nel 2002 e che ha visto impegnati i legali in tre gradi di giudizio.
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