Lamezia Terme (Catanzaro). Una potente bomba carta è esplosa stamane alle 6:15 circa a Lamezia Terme dinanzi la pizzeria di cui è proprietaria la sorella del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio, meglio noto come “porchetta”. La deflagrazione, in una delle vie del centro storico di Nicastro, ha danneggiato l’ingresso dell’esercizio commerciale, un’autovettura ed i vetri degli infissi di diversi appartamenti. I Carabinieri hanno avviato le indagini sull’intimidazione. Le rivelazioni di Angelo Torcasio, al pari di quelle riferite da altri collaboratori di giustizia, sulle dinamiche interne alla cosca Giampà hanno permesso che venissero arrestati, nell’ambito dell’operazione “Medusa” numerosi presunti affiliati ai clan della ‘ndrangheta di Lamezia Terme. Nel recente passato altri atti intimidatori sono stati perpetrati ai danni di parenti di collaboratori di giustizia. Non più tardi del pomeriggio del 26 luglio, ignoti avevano tentato di appiccare le fiamme ai materassi presenti nell’abitazione, di Angelo Torcasio, in via Roberto Lanzino. Una residenza che il collaboratore di giustizia ha abbandonato in seguito alla decisione di fuoriuscire dal clan cui era affiliato. Un cittadino avvisò i Vigili del Fuoco che, giunti sul posto, domarono prontamente il principio d’incendio. Contemporaneamente, due ordigni esplosivi devastarono i bar, la cui proprietà era riferibile a collaboratori di giustizia. Le bombe colpirono il bar “Sole e luna”, lungo Corso Nicotera e del quale è titolare il cognato di Angelo Torcasio ed il bar “Mazzini”, ubicato in via Loriedo, appartenente a Battista Cosentino, anch’egli collaboratore di giustizia.