Castrovillari (Cosenza). Una manifestazione di protesta organizzata dalle detenute recluse nel carcere di Castrovillari è in corso da giorni contro le condizioni igieniche in cui versa la struttura ed il sovraffollamento che la rende invivibile. Tutte le sere, alle 19.30, battono le gavette contro contro le inferriate delle finestre. L’amarezza delle donne chiuse nella casa circondariale è acuita dalla circostanza che gli effetti della mancanza di igiene e di cure si ripercuotono anche sui loro figli. Il “Quotidiano della Calabria”, ha pubblicato oggi una lettera in cui le detenute riferiscono di una ”condizione disumana”. ”In queste celle viviamo male – è il loro appello- tre detenuti al posto di due; le docce fuori dalle celle e per di piu’ solo tre volte a settimana. Ci sono detenute operate che stanno male, sebbene abbiano un piccolo residuo di pena. Detenute con patologie gravi e persino con perizie dei tribunali che parlano di ”incompatibilita’ carceraria”; eppure vivono in questo posto, in questo inferno. Qui vivono madri con bambini piccoli; bambini che fanno la galera. Per loro è uno shock. Come usciranno questi bambini da qui?”
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