“Un filo di luce” pp. 196 € 14,00 edizioniAnordest www.edizionianordest.com è il primo libro di Sergio Schiavone, maggiore dell’Arma dei Carabinieri e comandante dei RIS di Messina. Nel passato c’era un telefilm che trattava questi temi: Quincy, un medico legale. Oggi sono tante le serie televisive: con una differenza. Nei telefilm di Quincy non si vedeva mai il cadavere: quelli di oggi sono più realisti. I RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) si occupano delle indagini tecnico scientifiche. Grazie ai RIS sono state identificate tre salme delle vittime delle Fosse Ardeatine: nove sono ancora ignote. Non ho letto il libro: l’ho assaporato, gustato, annusato. Il contesto geografico in cui si svolge è quello in cui vivo: Reggio di Calabria e Messina.
Quando sono citati Camarda e Doddis: mi sono venuti in mente arancini e cassata. Leggevo dell’Aspromonte e ricordavo con quanta emozione lo guardo dalla sponda sicula. Il Lungomare Italo Falcomatà – perfetto lo definisce Sergio Schiavone – quante volte lo abbiamo ammirato dall’aereo. I traghetti che di notte fanno la spola tra le due sponde: una vista meravigliosa. C’è anche Catania “dove si respirava l’aria della città più allegra e vitale della Sicilia” scrive l’autore e ho pensato a Tijuana. E poi Taormina: su cui non c’è nulla da aggiungere. Nel romanzo Giovanna Ajello, bella avvocata di Messina, è uccisa nella propria villa al mare. I sospetti cadono sull’amante e sul marito e poi sul giardiniere. Chi è il colpevole? Leggete il libro. Dopo il delitto scattano le indagini dei RIS – diretti dal capitano Claudio Zamboi – che passano al setaccio la scena del crimine senza trascurare nulla. Il capitano Zamboi: un uomo con i problemi di tutti gli esseri umani. Infine – per ultimi ma non
ultimi – voglio ricordare altri personaggi del libro: il maresciallo Scrozza, il maresciallo Aimola e il maresciallo Attilio Foti. Un tributo all’ossatura dell’ Arma: i marescialli. Di rado sono protagonisti in letteratura. Oltre questi che ho citato, ricordo “I racconti del maresciallo” di Mario Soldati con due versioni televisive prima con Turi Ferro e poi con Arnoldo Foà e il maresciallo Rodrigo Barillà di Vibo Valentia, protagonista di PescemangiaCane Edizioniambiente: un maresciallo interessante e particolare ben delineato dall’autore: Paolo Roversi. Queste alcune emozioni – non tutte – suscitate da “Un filo di luce”.
Tonino
Nocera