Forestali: proclamato lo stato di agitazione

Catanzaro. “Per i lavoratori forestali della Calabria è tempo di fare chiarezza. L’arroganza, con la quale l’assessorato alla Forestazione affronta le questioni relative a: Indirizzi generali di politiche forestali; Riforma del settore e non solo degli enti gestori; Responsabilità dei pagamenti, aggrava la situazione, e finora non ha risolto nessun problema”. Lo affermano in una nota Aiello (Flai Cgil), Gualtieri (Fai Cisl) e Merlino (Uila Uil). “C’era stato, però, un preciso impegno da parte dell’assessore Trematerra. Ovviamente non mantenuto. Ad oggi – dicono i sindacalisti – non c’è nessuna certezza dei pagamenti delle mensilità di luglio ed agosto 2012. Ma è possibile che non ci si renda conto che in una situazione di cristi generalizzata non si possono sottrarre le risorse di 8500 lavoratori, la maggior parte di essi monoreddito? Dobbiamo proclamare l’ennesima mobilitazione per riuscire ad avere un settore normale? Ebbene, la proclamiamo. Da oggi i lavoratori forestali sono in agitazione in preparazione della mobilitazione prevista per il 21 settembre. Assessore Trematerra, assessore Mancini, presidente Scopelliti, siete responsabili del disastro che si sta creando dentro il settore forestale calabrese; è del tutto inutile che continuiate a diffondere note stampa con la manfrina della riforma di un ente gestore che è la panacea di tutti i mali. Non vi consentiremo di mettere sul lastrico 8500 lavoratori. “E’ urgente ed indifferibile – sostengono i rappresentanti di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil – un tavolo permanente di confronto su programmazione e progettazione. Se non riuscite a comprendere che il lavoro forestale ed i lavoratori sono un patrimonio per la Calabria, beh, crediamo che sappiate qual è la cosa migliore da fare. Le organizzazioni sindacali, ed i lavoratori forestali, dalla politica aspettano, ed in tempi rapidi risposte certe. In questo quadro pesante di difficoltà – terminano Aiello, Gualtieri e Merlino – non siamo in grado di poter garantire la tenuta democratica delle mobilitazioni”.

Exit mobile version