Reggio Calabria. La Facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria garantisce anche per quest’anno un’offerta formativa variegata e profondamente compatibile con le esigenze del mercato del lavoro e le specificità del territorio calabrese. Il preside della Facoltà, Santo Marcello Zimbone, ha illustrato nel dettaglio come verrà articolata l’organizzazione degli studi per l’anno accademico entrante nell’ambito di un incontro tenutosi con la stampa ieri mattina presso il polo universitario di Vito.
Le tre lauree di primo livello coprono i settori delle scienze e delle tecnologie agrarie, delle scienze forestali ed ambientali e delle scienze e delle tecnologie alimentari. Presso la sede di Lamezia Terme è attivo anche il corso di laurea in ‘Produzioni agrarie in ambiente mediterraneo’. I due corsi di laurea magistrale attivi – sempre a Reggio Calabria – mirano a completare il processo di acquisizione delle conoscenze degli studenti negli ambiti delle scienze e delle tecnologie agrarie ed alimentari e di quelle forestali ed ambientali.
“La riforma Gelmini ha richiesto un intenso lavoro di razionalizzazione, così lo studente ha a disposizione dei percorsi più semplificati” ha spiegato il preside Zimbone, sostenendo che “dall’esame delle carriere universitarie risulta che i nostri studenti acquisiscono i crediti formativi in tempi più brevi: questo deriva da una sicuramente migliore organizzazione dei percorsi didattici”.
Fiore all’occhiello dell’offerta formativa sono i due master di II livello, finanziati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il che significa che coloro che vi vorranno accedere non dovranno pagare le tasse d’iscrizione. Nel dettaglio, il Miur ha erogato circa 14 milioni di euro per la realizzazione di laboratori dotati di strumentazione d’avanguardia e che permetteranno di migliorare il contesto infrastrutturale della Facoltà. A tal riguardo è stata annunciata la riunificazione della sede di Contrada Melissari con quella di Vito. Anche il CIPE ha stanziato all’incirca 10 milioni di euro nell’ambito degli interventi strategici per il sud, volti al sostegno del distretto agroalimentare calabrese.
Il connubio tra didattica e ricerca è certificato dall’inserimento della Facoltà nel progetto del polo d’innovazione regionale per le filiere agroalimentari di qualità. Ad evidenziarlo è stato lo stesso preside Zimbone: “Il trend di immatricolazioni è in continua crescita perché le strade che offre Agraria rappresentano prospettive concrete dal punto di vista imprenditoriale. Il territorio calabrese è votato all’agricoltura, settore trainante anche per altre realtà e vero centro dello sviluppo del Paese”.
Giovanni Cordova