Cosenza. Unical, chiusa inchiesta su falsi esami: 75 indagati. In un giorno 7 esami con 30 e lode

Settantadue lauree da annullare

Cosenza. In un solo giorno qualcuno era perfino riuscito a superare brillantemente sette esami tutti con 30 e lode. La Procura della Repubblica di Cosenza ha chiuso le indagini nell’ambito dell’inchiesta sui falsi esami all’Università di Cosenza. Gli indagati sono 75, fra laureati, laureandi, un tutor e due impiegati amministrativi della facoltà di Lettere. I reati contestati a vario titolo dal sostituto procuratore Antonio Tridico, sono di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’Ateneo. L’inchiesta ha avuto inizio grazie alla denuncia del preside della facoltà di Lettere e Filosifia, Raffaele Perrelli, il quale riconobbe come falsa una sua firma su uno degli statini nel fascicolo di un candidato.
La Procura già da alcuni mesi sta effettuando accertamenti e verifiche su sette facoltà dell’Ateneo. A luglio scorso sono stati acquisiti gli atti relativi alle lauree conseguite dal 2008 al 2011. Ricostruito anche il meccanismo utilizzato: si fotocopiava uno statino già utilizzato, veniva sostituito il nome dello studente che aveva realmente sostenuto l’esame, veniva apposta la firma del docente, quest’ultimo ovviamente ignaro di tutto, e lo statino veniva così inserito nel fascicolo del futuro laureando. Sono 72 le lauree in lettere e filosofia che l’Università della Calabria, adesso, dovrà annullare perché conseguite grazie agli esami falsi.

Exit mobile version