Intimidazioni al sindaco di Taurianova. Candia (UDC): “Uniti nel condannare l’inciviltà e la violenza”

Reggio Calabria. Appare inusuale la presa di posizione dei consiglieri comunali del PdL a Taurianova relativamente all’iniziativa parlamentare promossa dall’On. Mario Tassone sui ripetuti atti intimidatori subiti dal Sindaco Mimmo Romeo. Avremmo potuto comprendere, ma non condividere, la tiepidezza sulla vicenda da parte di certe forze politiche locali, già che sull’esigenza di essere unite e coese nel respingere gli attacchi violenti ed ingiustificati della criminalità ad esponenti istituzionali o loro congiunti prevale, invece, la voglia di porre distinguo ad ogni costo o ad utilizzare persino questi deplorevoli accadimenti come occasione di contrasto nell’agone amministrativo. Occorre ribadire che, a tutela del primato della politica, bisognerebbe essere uniti nel condannare gesti incivili e violenti, proprio per assicurarsi che solo con la civile discussione si svolga la democratica dialettica che conferisce autorevolezza ai rappresentanti elettivi del popolo, al di là del ruolo che gli esiti elettorali hanno assegnato a ciascuno. Il fatto che l’On. Tassone si sia preoccupato di assumere una più forte iniziativa politica dinnanzi al ripetersi degli eventi, ed in particolare di avere insistito sul tema, gli fa onore ed è segno di attenzione diretta alla realtà taurianovese tutta, non solo personale verso l’amico Mimmo Romeo. Non sfugga nemmeno che la sua presenza, vicinanza e sensibilità non è stata di meno ed ha registrato la sua costante presenza anche fisica in tutte le altre realtà comunali ove si sono verificati analoghi accadimenti. Così abbiamo fatto anche noi altri esponenti di Partito dell’UDC e lo stesso Mimmo Romeo, che, ad esempio, ricordo presente pure a Monasterace.
Certo in tanti hanno preferito lasciare spazio alla interpretazione speculativa del sopravvenuto invio della Commissione d’accesso per sottintendere strumentalmente una chiave di lettura degli eventi che potesse, almeno transitoriamente, porre Romeo nella posizione, oltre che di vittima e parte lesa, anche in un certo senso di “sospettato”. Proprio per carenza di garantismo autentico. Troppo comodo e strumentale! Quasi fosse del tutto superfluo o fuori luogo poter pretendere pure dalle rispettabili autorità del Governo nel territorio provinciale l’adozione di una metodologia comune ai casi similari o di comprendere l’esplicazione del criterio adottato per la fattispecie. Ci permettiamo, infine, di respingere le censure e gli attacchi rivolti a Tassone e all’UDC relativamente agli interrogativi da questi espressi sullo stato e i risultati delle indagini. Intanto perché queste domande riguardano l’intero quadro regionale delle centinaia di attentati e minacce subite dagli amministratori e non dal solo Mimmo Romeo. Ma ancor di più perché tendenti, gli interrogativi del Parlamentare, a conoscere lo sforzo del Governo a sostenere con mezzi concreti la capacità di azione delle Forze di Polizia. D’altronde quest’ultima posizione è perfettamente coerente con quella generale del Partito e dei trascorsi di Tassone, sempre sensibili ai bisogni di fiducia e sostegno alle Forze dell’Ordine e della loro capacità operativa. Il che non è dato di poter affermare da parte di tutte l forze politiche nazionali. E perché, poi, dovrebbe suscitare scandalo aver posto pubblicamente, nella sede parlamentare più legittima, quesiti e stimoli agli organi dello Stato democratico, come se ciò potesse divenire prerogativa esclusiva di chi e per chi indossa la maglietta di un determinato colore e si dovesse, invece, relegare quanti appartengono alla tradizione politico-culturale di maggior rispetto delle istituzioni statuali a subire nel silenzio e nella disattenzione, quasi ad essere davvero figliastri del medesimo Stato o figli di un Dio minore? Anziché aspettarsi le scuse di nessuno sarebbe bene che ognuno riflettesse un po di più.

Francesco Candia
Commissario Provinciale UDC

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