Reggio Calabria. Da delegato all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, non posso che considerare deprecabile, incivile, e ancora incivile, il grave atto degli operatori di terra e, soprattutto, di bordo dell’aeromobile Alitalia, condotto nei confronti di tre passeggeri calabresi diversamente abili, episodio che si è consumato domenica 30 settembre c.a. presso l’aeroporto di Roma Fiumicino con il volo Roma – Lamezia Terme. I tre diversamente abili, che avevano priorità di imbarco ed assistenza specifica, per cause non attribuibili a loro, bensì, ad un classico ritardo del volo di arrivo, venivano lasciati, prima sulla scala d’imbarco, per ordine del Comandante a non aprire il portellone dell’aereo, e dopo a terra. Ebbene, incredibilmente, in questa Italia civile ed in particolare nella Roma Capitale, nonché culla dell’antica civiltà, vi è ancora chi ignora leggi e regolamenti specifici per il superamento delle barriere architettoniche e culturali, sottolineo culturali, e che si pregia di non rispettarle. Quanto verificatosi è di tale gravità e mortificazione nei confronti dei tre passeggeri diversamente abili che certamente non fa onore all’Alitalia né a tutti noi. Grande Sud prende le distanze dai fautori di tale increscioso episodio, e auspica che da parte dell’Alitalia venga effettuata l’indagine conoscitiva dei fatti, individuando i responsabili di un fatto non accettabile da una società civile. In attesa di una risposta seria, onesta e credibile.
Francesco Plateroti
Capogruppo “Grande Sud”