Reggio Calabria. Il recente dibattito riguardante l’Amministrazione Municipale e, quindi, la Città, che ha preso vita nelle ultime settimane, sta assumendo contorni al quanto preoccupanti. Vedere il nostro territorio affacciarsi sulle vetrine nazionali indossando un’aura generale di negatività, lascia senza dubbio sgomenti, ma ancor di più è doloroso registrare, in questo frangente così delicato per la vita amministrativa delle rive dello Stretto, dichiarazioni che trasformano Reggio nello snodo di scontri politici all’interno dei quali è legittimo rientrino le differenti posizioni ed idee, ma non un’intera città con i suoi abitanti e la sua storia. E’ un momento di attesa, e con serenità attendiamo, appunto, quella che sarà la decisione assunta dal ministro Cancellieri, ma non si può altrettanto serenamente assistere alle continue esternazioni di esponenti nazionali dei vari partiti, i quali, con franchezza, nessun contatto hanno mai avuto con la nostra città. Leader di coalizioni, deputati e senatori che disconoscono, concretamente, le vicissitudini vissute, nel corso del tempo, da questo territorio, gli impegni ed il lavoro compiuti negli anni per cercare di far trovare a Reggio ed ai reggini una propria identità, un cammino che potesse accomunare tutti verso il traguardo di una crescita e di uno sviluppo che, a queste latitudini, è ancor più complicato che in altre realtà.
Qualunque sia la scelta che verrà compiuta dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, mi chiedo perché solo ora, solo oggi, questi stessi rappresentanti del Governo Centrale solerti nell’augurio di un tempestivo scioglimento del Comune, si accorgano che esista Reggio Calabria, si preoccupino delle sue sorti, e non abbiano mai speso una parola, un commento per sostenere la città nei tanti momenti di difficoltà che si sono susseguiti nel percorso socio – economico del nostro territorio per affiancare, tramite il loro ruolo nazionale, le classi dirigenti e produttive per una sua rinascita. Reggio, i reggini, la loro essenza più intima, non possono e non devono divenire ‘merce’ e propaganda per il raggiungimento di successi personali o per l’annientamento della parte politica avversaria: questi sono confronti che necessitano di essere realizzati in opportune sedi e non sulle spalle di una comunità.
Tilde Minasi
Assessore Comunale alle Politiche Ambientali