Sicurezza e legalità. Una delegazione Siulp ha incontrato i rappresentanti regionali per pianificare un percorso progettuale

Catanzaro. Nei giorni scorsi una delegazione dei segretari provinciali del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia) della Calabria, guidati dal segretario regionale, Giuseppe Lupia, ha incontrato il vice presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Nicolò, e l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Fedele, al fine di panificare un percorso progettuale sui temi della sicurezza e della legalità. Durante il cordiale incontro, dove peraltro il vice presidente del consiglio ha dimostrato, ancora una volta, la sensibile vicinanza alla Polizia di Stato, ed in particolare a questa O.S., la delegazione, tra i diversi punti trattati, si è soffermata in maniera particolare sulle problematiche relative alle limitazioni delle agevolazioni sui mezzi di trasporto regionali per gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine, ripercorrendo tutto l’iter e la corrispondenza con le istituzioni regionali che ha visto questa O.S. come unico e interessato interlocutore già da diversi anni. Come noto il comma 5 dell’art. 22 della Legge Regionale 7 agosto 1999 nr. 23, così come modificato dalla Legge Regionale 29 Dicembre 2004 nr. 36, riconosce il diritto di libera circolazione a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, al Corpo Forestale dello Stato, al Corpo della Guardia di Finanza ed agli Agenti di Polizia Penitenziaria, sui mezzi di trasporto pubblico locale. Molte regioni italiane, dotate di Leggi analoghe, avvertendo la necessità di favorire l’esercizio dei compiti specifici affidati alle forze dell’Ordine, incentivando di fatto i sistemi di sicurezza ed aumentando la prevenzione a bordo dei mezzi pubblici, hanno ritenuto opportuno estendere il diritto anche ai treni regionali. La presenza delle Forze di Polizia sui mezzi pubblici, d’altronde, dimostra sempre una significativa efficacia in termine di prevenzione e repressione dei reati che vengono commessi sui mezzi pubblici in generale e sui treni in particolare.
Il Consiglio regionale della Calabria, in data 29 dicembre 2004, con Legge nr. 36, ha ritenuto di modificare quella precedente sostituendo, al comma 5 dell’art. 22, le parole “in divisa” con “nell’uniforme prevista dall’ordine di servizio”. Nonostante qualche anno più tardi venisse emanata una disposizione esplicativa temporanea, della durata di circa tre mesi, con la quale veniva modificato l’articolo di cui sopra nella parte relativa alla dicitura “nell’uniforme prevista dall’ordine di servizio” con le parole “in possesso della tessera di riconoscimento rilasciata dalla rispettiva amministrazione di appartenenza”, l’asserita mancata copertura finanziaria riportava ad un’interpretazione restrittiva della norma in questione, penalizzando di fatto, nuovamente, l’intero Comparto Sicurezza. Inoltre, a causa di ciò e nonostante le disposizioni legislative, la Direzione Generale delle Ferrovie della Calabria di Catanzaro emanava una circolare con la quale informava i Comandi delle Forze dell’Ordine della Calabria che la libera circolazione sui mezzi della F.C. era consentita solo al personale in divisa, non riconoscendo lo status degli Agenti ed Ufficiali di Polizia Giudiziaria, in servizio permanente ed in abiti civili. A sostegno di quanto rivendicato da questa O.S., invece, giova menzionare in proposito le sentenze del TAR del Lazio e, successivamente del Consiglio di Stao, rispettivamente nr. 2590 del 29.03.2002 e nr. 4252 del 31.07.2007, che, rigettando il ricorso di alcune aziende di trasporto, ha riconosciuto che “E’ legittima la libera circolazione gratuita sui mezzi di trasporto pubblico urbano da parte degli appartenenti alle forze dell’ordine, in uniforme o muniti di tessera personale di riconoscimento”. Durante l’incontro il vice presidente Nicolò e l’assessore Fedele hanno mostrato la consueta disponibilità nei confronti delle Forze dell’Ordine, ed in particolare hanno manifestato l’attenzione necessaria alle problematiche evidenziate, assicurando il proprio impegno attraverso ogni azione ed iniziativa utile alla risoluzione della controversia. I chiarimenti che la Regione intenderà fornire, al fine di meglio esplicitare l’interpretazione delle norme vigenti, per meglio riconoscere la specificità delle forze di Polizia, riteniamo debbano essere comunque propedeutici ad un percorso di modifica legislativa che, a questo punto, evidentemente, diviene indispensabile e prioritario e siamo convinti che l’iter che gli organi istituzionali dovranno attivare sarà orientato in tal senso. La vicenda, comunque, sarà seguita con la consueta dovuta attenzione da parte di questa O.S. che coglie l’occasione per ringraziare il vice presidente del Consiglio e l’assessore regionale per la consueta attenzione e sensibilità dimostrata e, soprattutto, per l’attività che svolgeranno nel prossimo futuro a favore degli operatori di Polizia.

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