Reggio Calabria. Le dichiarazioni rese dal ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, gettano nuove ombre in merito allo sviluppo reale della nostra regione. Da tempo, come sindacato, rivendichiamo una “Par Condicio” per il nostro territorio, l’opportunità di avere dei collegamenti stabili e veloci con il resto dell’Italia, convinti che lo sviluppo economico e sociale passi, anche, attraverso la realizzazione di infrastrutture serie. L’aver appreso che il sistema di alta velocità ferroviaria è da considerarsi improponibile per i territori di Calabria e Sicilia ci fa piombare nello sconforto e dimostra con assoluta chiarezza che l’attuale governo Monti non ha a cuore le sorti del profondo sud. Ci fa piombare, dicevamo, nell’assoluto sconforto ma anche nella rabbia sentire che la natura del diniego è riconducibile a problemi a carattere economico.
Secondo Passera i costi per l’Alta velocità ferroviaria, da Salerno a Reggio Calabria e fino a Palermo, sarebbero troppo onerosi per l’intero paese, da ciò la decisione categorica di escludere da ogni programma tale realizzazione.
Potremmo accettare una logica di slittamento nella pianificazione di un progetto infrastrutturale di tale portata. Non possiamo accettare, per contro, passivamente, l’accantonamento definitivo di un piano che veda la nostra regione coinvolta in tale prospettiva negativa. Come sindacato non possiamo che avversare le dichiarazioni del ministro e allo stesso tempo sollecitare con chiarezza una presa di posizione dell’intera classe politica calabrese e siciliana, fin qui troppo disponibile con il governo centrale. Soprattutto sollecitiamo quei politici che sostengono con il loro voto un governo che nei fatti si è rivelato antimeridionale e poco attento alle problematiche della gente del sud.
Vincenzo Rogolino
Segretario Generale FAST/CONFSAL Calabria