Palmi. Funghi velenosi: sequestri e multe della Polizia Locale

Palmi (Reggio Calabria). In seguito ad alcune segnalazioni pervenute dai cittadini inerenti casi di intossicazione alimentare connessa alla consumazione di funghi freschi acquistati nei mercati, gli uomini del Corpo di Polizia Locale, nella mattinata odierna, hanno operato una vasta operazione di controllo del territorio con particolare attenzione alle aree mercatali, per verificare il rispetto delle normative vigenti. Oggi la vendita dei funghi è disciplinata dalla legge Regionale n.30 del 2001 che è molto rigida per quanto concerne i controlli. I funghi non posso essere venduti in forma itinerante e la loro commercializzazione è soggetta ad autorizzazione comunale. Quest’ultima viene rilasciata esclusivamente agli esercenti che siano stati riconosciti idonei alla identificazione delle specie fungine commercializzate da parte delle apposite Commissioni istituite presso gli Ispettorati Micologici delle A.S.P.. Inoltre, a maggiore garanzie dei consumatori, i funghi spontanei freschi e conservati che vengono posti in vendita, devono essere sottoposti al controllo da parte dell’Ispettorato Micologico che deve rilasciare apposito certificato di commestibilità dal quale risultino le generalità del venditore, la specie e la quantità posta in vendita e la data di scadenza del prodotto. Nel contesto delle operazioni, di fatti, sono stati individuati alcuni venditori abusivi all’interno dei mercati, ai quali sono state comminate sanzioni di 350 euro cadauna e sottoposti a sequestro, ai fini della confisca e distruzione, circa 5 kg di funghi privi di certificazione di commestibilità. Tra i funghi sottoposti a sequestro, proprio mentre stavano per essere venduti ad ignari cittadini, vi erano anche diversi chilogrammi della specie “Boletus satanas”, indicato comunemente come Porcino malefico, che è un fungo tossico della famiglia delle Boletaceae, molto somigliante al porcino ma con la carne di un rosso intenso. Tale fungo è ritenuto molto velenoso e provoca vomiti persistenti. Dalle nostre parti viene venduto senza scrupoli nella convinzione che dopo opportuna preparazione (bollitura, salamoia e/o essiccazione) si elimini la tossicità, ma gli esperti sconsigliano fortemente queste pratiche. Risulta inoltre pericolosissimo consumarlo da vecchio, poiché la carne esausta ha una concentrazione maggiore di sostanze tossiche e lo rende maggiormente resistente alla bollitura. I controlli della Polizia Locale continueranno incessantemente al fine di tutelare la salute pubblica.

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