Reggio Calabria. Sono otto in tutto, secondo quanto riferisce l’AGI, le persone arrestate nell’ambito dell’operazione coordinata dalla DDA e condotta da Squadra Mobile e Gico della Guardia di Finanza contro la cosca Fontana, e che ha portato in manette il direttore della Leonia, la società di raccolta rifiuti partecipata al 51% dal Comune di Reggio Calabria, sciolto ieri per contiguità con la ‘ndrangheta. Oltre a Bruno De Caria, 62enne direttore della Leonia (accusato di associazione di tipo mafioso, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e abuso d’ufficio, aggravati dal fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa), è stato arrestato anche Giovanni Fontana, 67enne ritenuto capo indiscusso della ominima cosca, operante nel quartiere di Archi, federata al clan Condello. Giovanni Fontana è accusato di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose. Contestualmente, sono in corso i sequestri di tutti i beni mobili, immobili e societa’ commerciali riconducibili alla cosca, per un valore di oltre 30 milioni di euro, nonche’ perquisizioni a Reggio Calabria, Roma ed in Toscana.
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