Gioia Tauro (Reggio Calabria). E’ in corso dalla notte un’operazione della Polizia di Stato in Gioia Tauro, Roma e Taurianova. In particolare, è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale-Ufficio gip di Palmi in data 10 ottobre 2012, su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi, a carico di sei soggetti, a vario titolo indagati per avere, in concorso tra loro, ed altri, al di fuori delle ipotesi previste dall’art. 17 DPR 309/90, in tempi diversi e con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, offerto, venduto, ceduto e ricevuto a titolo oneroso e gratuito, distribuito, commerciato, acquistato, trasportato, procacciato a spacciatori e tossicodipendenti, spedito, consegnato e comunque illecitamente detenuto sostanze stupefacenti, prevalentemente del tipo cocaina; e tre di loro indagati anche per per avere in concorso tra loro, in tempi diversi e con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, acquistato, venduto, detenuto e portato armi comuni da sparo clandestine.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi e svolte dal Commissariato di Gioia Tauro diretto dal vice questore aggiunto Stefano Dodaro e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, si sono protratte per oltre un anno, per tutto il 2011 ed i primi mesi di quest’anno, ed hanno consentito di dimostrare l’esistenza di un vero e proprio traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina tra Gioia Tauro, Rosarno e Roma.
La droga veniva acquistata presso R.D.P., con il quale i contatti avvenivano solo tramite sms su un telefono intestato ad un cittadino bulgaro. Nei messaggi R.D.P. veniva chiamato “Rosalba”, da qui il nome dato all’operazione. La cocaina, quindi, arrivava nella Capitale dove veniva smerciata al dettaglio.
Contestualmente, è stato accertato che era in atto anche un commercio di armi clandestine, i cui beneficiari erano soggetti della Piana.
Uno dei sei arrestati è un Sovrintendente della Polizia di Stato, già in servizio presso il Posto di Segnalamento e Documentazione della Polizia Scientifica del Commissariato di Gioia Tauro, attualmente detenuto proprio perché nel corso delle indagini di questo procedimento penale è stato tratto in arresto, unitamente al cognato, perché trovati in possesso di pistola marca Beretta Mod. 950 B, cal. 6.35, con matricola punzonata (arma clandestina) e di un involucro contenente polvere bianca, risultata da narco-test sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso lordo di gr. 1.044 (millequarantaquattro).
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