Reggio Calabria. Ho letto il comunicato stampa che è stato divulgato dalla presidenza del movimento politico “Ethos”, che ritiene di dovere chiedere scusa alla città. Considerata la veemenza moralistica che caratterizza solitamente le sue esternazioni ciò potrebbe apparire strano. Ma tutto sarebbe chiaro se Giuseppe Musarella avesse esplicitamente chiarito tutti i motivi del suo chiedere scusa. Noi che siamo moderati e garantisti, soprattutto quando sono in gioco l’onorabilità delle persone ed i dati particolarmente sensibili, avremmo però gradito che Ethos avesse chiesto scusa anche alle tante persone per bene colpite dalle inesattezze riportate dalla Commissione e per il clima avvelenato che anche le sue esternazioni hanno contribuito a creare in città. Noi speriamo che Giuseppe Musarella abbia chiesto quanto meno scusa ai suoi più stretti familiari per quanto la Commissione di accesso riporta a proposito di un episodio che lo riguarda e risale all’epoca in cui il padre era braccio operativo e capo di gabinetto del defunto sindaco Falcomatà: “Il dipendente Musarella Antonino (nato a Reggio Calabria il 10.06.1946), istruttore direttivo tecnico – settore Decentramento, risulta indagato nell’ambito del P.P. n. 4626/2002 R.G.N.R. D.D.A. presso il Tribunale di Reggio Calabria, per abuso d’ufficio, in concorso (art. 110 e 323 c.P.) aggravato dall’art. 7 della legge 203/91, …per avere il primo (MUSARELLA Antonino) quale responsabile del procedimento nella esecuzione dell’appalto relativo ai lavori di realizzazione dello Stadio Comunale di Reggio Calabria, intenzionalmente procurato in violazione di norma di legge alla ditta “CO.FOR” – e per essa agli altri soggetti indagati – subappaltatrice dalla “FERROCEMENTO” dei lavori di demolizione e movimento terra, un ingiusto vantaggio patrimoniale in quanto venuto a conoscenza della esecuzione di un ‘ordinanza di custodia cautelare per i reati di criminalità organizzata nei confronti dei legali rappresentanti della “CQ.FOR”, ometteva di attivarsi al fine di consentire all’ Amministrazione Comunale di assumere ogni opportuna determinazione al riguardo, facendo si che la succitata ditta continuasse ad eseguire i lavori assunti in subappalto … “, questo quanto riportato nella relazione. C’è da sperare che Ethos, e quanti altri soggetti che in questi giorni spargono a piene mani giudizi sommari e furore moralistico a buon mercato, comprendano che tali atteggiamenti possono solo determinare degrado etico e ulteriori e profonde lacerazioni sociali.
Tilde Minasi
Ex Assessore Comunale