Reggio Calabria. Università e ricerca scientifica al centro degli interventi che si sono susseguiti all’interno dell’Aula consiliare del Palazzo della Provincia. “L’offerta universitaria e la ricerca scientifica nelle prospettive di sviluppo dell’area dello Stretto”, il titolo dell’incontro nel corso del quale sono state analizzate le prospettive di sviluppo dell’Area in ottica accademica. Daniela Baglieri, Prorettore dell’Università di Messina; Vincenzo Antonucci, Professore Cnr dell’area dello Stretto -Itae; Antonio Zumbo, Prorettore Università per gli Stranieri Reggio Calabria; Mario Caligiuri, Assessore cultura istruzione e ricerca Regione Calabria; Santo Zimbone, Preside della facoltà di Agraria; Lucio Dattola, Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, i relatori del forum. Ad introdurre i presenti all’interno del mondo accademico è stata la Professoressa Baglieri: “Qui si parla di futuro. L’Università deve collaborare con le Istituzioni e con gli imprenditori per trasformare le idee in fatti concreti. In ambito universitario non devono esistere confini geografici”. Il Professore Zumbo ha, poi, portato ad esempio l’esperienza di Puglia, Molise e Basilicata, per dare l’idea di unione “accademica” che possa superare le conflittualità. “L’Università per stranieri – ha affermato il docente – si pone come luogo di ‘transhipment’ della cultura, e non è in concorrenza con altre città. Bisogna evitare il sovraffollamento di facoltà della stessa tipologia perché genera eccesso di offerta formativa rispetto all’utenza”.
“Non facciamo didattica – sono state le parole di Antonucci, del Centro nazionale di ricerca scientifica – ma sviluppiamo progetti”. Per Antonucci il segreto della crescita sta proprio nella sinergia che generi atti concreti utili per il territorio. “Le competenze al sud ci sono – ha concluso – l’unica nota dolente è che il novanta per cento delle persone che lavorano con me con grande professionalità sono precarie”. In collegamento telefonico, assente per impegni istituzionali, è intervenuto Mario Caligiuri. “La regione – ha spiegato l’Assessore – si pone l’obiettivo di creare sintonia tra le Università dell’area dello Stretto: quella di sponda calabrese e quella siciliana. Attraverso la ricerca e la piattaforma dell’agroalimentare, per esempio, si cerca di proiettare i nostri territori nell’ottica dello sviluppo futuro”. A ribadire l’importanza della collaborazione tra Atenei, il Professor Zimbone: “La complementarietà è fondamentale e le specificità tra Atenei diversi vanno valorizzate e sviluppate. Lo studente, poi, deve essere al centro dell’attenzione”. Lucio Dattola ha, infine, sottolineato l’impegno della Camera di Commercio reggina sul territorio e la fattiva collaborazione con l’Università. “Diamo vita ad azioni concrete i cui benefici ricadono direttamente sulle imprese reggine. L’area mediterranea costituisce una grande opportunità di sviluppo”. Università e ricerca scientifica al centro degli interventi che si sono susseguiti all’interno dell’Aula consiliare del Palazzo della Provincia. “L’offerta universitaria e la ricerca scientifica nelle prospettive di sviluppo dell’area dello Stretto”, il titolo dell’incontro nel corso del quale sono state analizzate le prospettive di sviluppo dell’Area in ottica accademica. Daniela Baglieri, Prorettore dell’Università di Messina; Vincenzo Antonucci, Professore Cnr dell’area dello Stretto -Itae; Antonio Zumbo, Prorettore Università per gli Stranieri Reggio Calabria; Mario Caligiuri, Assessore cultura istruzione e ricerca Regione Calabria; Santo Zimbone, Preside della facoltà di Agraria; Lucio Dattola, Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, i relatori del forum. Ad introdurre i presenti all’interno del mondo accademico è stata la Professoressa Baglieri: “Qui si parla di futuro. L’Università deve collaborare con le Istituzioni e con gli imprenditori per trasformare le idee in fatti concreti. In ambito universitario non devono esistere confini geografici”. Il Professore Zumbo ha, poi, portato ad esempio l’esperienza di Puglia, Molise e Basilicata, per dare l’idea di unione “accademica” che possa superare le conflittualità. “L’Università per stranieri – ha affermato il docente – si pone come luogo di ‘transhipment’ della cultura, e non è in concorrenza con altre città. Bisogna evitare il sovraffollamento di facoltà della stessa tipologia perché genera eccesso di offerta formativa rispetto all’utenza”.
“Non facciamo didattica – sono state le parole di Antonucci, del Centro nazionale di ricerca scientifica – ma sviluppiamo progetti”. Per Antonucci il segreto della crescita sta proprio nella sinergia che generi atti concreti utili per il territorio. “Le competenze al sud ci sono – ha concluso – l’unica nota dolente è che il novanta per cento delle persone che lavorano con me con grande professionalità sono precarie”.
In collegamento telefonico, assente per impegni istituzionali, è intervenuto Mario Caligiuri. “La regione – ha spiegato l’Assessore – si pone l’obiettivo di creare sintonia tra le Università dell’area dello Stretto: quella di sponda calabrese e quella siciliana. Attraverso la ricerca e la piattaforma dell’agroalimentare, per esempio, si cerca di proiettare i nostri territori nell’ottica dello sviluppo futuro”.
A ribadire l’importanza della collaborazione tra Atenei, il Professor Zimbone: “La complementarietà è fondamentale e le specificità tra Atenei diversi vanno valorizzate e sviluppate. Lo studente, poi, deve essere al centro dell’attenzione”. Lucio Dattola ha, infine, sottolineato l’impegno della Camera di Commercio reggina sul territorio e la fattiva collaborazione con l’Università. “Diamo vita ad azioni concrete i cui benefici ricadono direttamente sulle imprese reggine. L’area mediterranea costituisce una grande opportunità di sviluppo”.
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