Reggio Calabria. Da anni il SIAP denuncia a Reggio Calabria gestioni anomale e spesso clientelari del personale, costretto a subire vere e proprie ritorsioni qualora non si pieghi al volere di certi dubbi, discussi e noti personaggi vestiti da poliziotti. Da anni, nelle competenti sedi istituzionali, il SIAP a Reggio Calabria verbalizza dichiarazioni e produce documenti che informano il Questore pro tempore dei fatti, salvo ottenere sempre la solita indifferenza. Chi si ritiene essere l’unico sindacato (leggasi l’unico sindacalista) legittimato a tutelare i colleghi a Reggio Calabria visti i propri rapporti con l’Amministrazione (Comunale e non), la società civile (specie con certe associazioni) e le istituzioni (soprattutto regionali), chi invoca trasparenza e legalità coerentemente al proprio diretto sostegno pluriennale al modello Reggio ed alla conseguente concessione di diversi contributi comunali nel corso degli ultimi 10 anni, probabilmente considera esclusivamente il dato della rappresentatività, che oggettivamente da diritto ad una maggiore capacità di condizionamento degli accordi siglati tra l’Amministrazione della P.S. e le OO.SS. Ma quello che da anni denuncia il SIAP a Reggio Calabria non è solamente una questione di carattere amministrativo. Abusi e gravi discriminazioni nelle scelte che riguardano l’applicazione della disciplina e dei trasferimenti non incidono minimamente sulla contrattazione decentrata, ma sulla dignità dei colleghi. Lo abbiamo detto ripetutamente in questi anni, abbiamo tentato di farlo presente nei modi e nei luoghi deputati alle persone competenti, ma come spesso accade in riva allo Stretto, le nostre denunce sono servite solamente ad isolarci e renderci oggetto di continui e sistematiche ritorsioni, siano essi trasferimenti, provvedimenti disciplinari, o anonimi volantini ricchi di calunnie. Nessuno si è mai voluto assumere le responsabilità delle proprie funzioni e dei propri ruoli in tal senso. Ma anche in Questura il vento sta cambiando e non abbiamo più alcuna intenzione di subire in silenzio. Quanto avvenuto negli ultimi anni, con decine di colleghi discriminati, offesi, derisi e vilipesi da incompetenti, incapaci e, in qualche caso, infedeli superiori gerarchici non sarà più sottaciuto e le responsabilità etiche di tali comportamenti saranno pubblicamente denunciate. Non è un caso che la Segreteria Provinciale di Reggio Calabria abbia siglato nel 2009 un protocollo d’intesa con l’Associazione Ethos, nota in Città per le sue battaglie etiche e contro il malaffare; intesa recentemente rinnovata in occasione del protocollo per la legalità tra Ethos ed il SAPPE (Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria). Tuttavia, avendo sempre denunciato un fatto e proposto la conseguente soluzione al problema evidenziato, il SIAP rivendica con convinzione l’istituzione, anche in via sperimentale, di un Osservatorio Deontologico Provinciale per gli appartenenti alla Polizia di Stato che studi l’attuazione della disciplina in ambito provinciale al fine di uniformarne l’applicazione, suggerendo l’adozione di criteri trasparenti e meritocratici, condivisi dalle OO.SS., circa i trasferimenti interni (ad esempio l’adozione di una graduatoria o di più graduatorie che tengano conto della specificità di certi particolari Uffici e delle aspirazioni dei colleghi).
Giuseppe Musarella
Segreteria Provinciale Siap