Locri (Reggio Calabria). Otto condanne e cinque assoluzioni al termine, ieri sera, del processo di primo grado, celebrato con rito ordinario nel Tribunale di Locri, scaturito dall’operazione denominata “Shark”. Operazione condotta nel settembre 2009 dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e dalla polizia di Stato contro un’organizzazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di vari reati, per lo piu’ di usura. Il nome in codice dell’operazione, infatti, deriva dal gergo newyorkese con cui vengono indicati gli strozzini. Il Tribunale, presidente Alfredo Sicuro, ha inflitto 18 anni e 6 mesi di reclusione a Gerardo Guastella; 12 anni ad Antonio Bonavita; 9 anni per Pasquale D’Ettore; 4 anni e 8 mesi per Rocco Aversa; 2 anni e 8 mesi per Rocco Iennaro (difeso dall’avv. Marco Tullio Martino e dall’avv. Salvatore Staiano; è stato condannato per due ipotesi di riciclaggio, per la prima ipotesi la pena è stata interamente indultata, è caduta invece l’aggravante dell’art. 7); 2 anni e 6 mei per Fabio Modafferi; 2 anni per Franco Maiorana, pena sospesa (difeso dall’avv. Marco Tullio Martino e dall’avv. Adriana Bartolo, è caduta per lui l’aggravante dell’art. 7); 1 anno e 6 mesi per Vincenzo Cecere, e anche in questo caso pena sospesa. Gli assolti sono Salvatore Giuseppe Cordì, Luca Leonardo Bonfitto, Francesco Tedesco, Giuseppe Zucco e Leonardo Zucco. Per questi ultimi due lo stesso pm della Dda, Antonio De Bernardo, aveva chiesto l’assoluzione.
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