Catanzaro. Ho letto il dossier di Libera a cura di Don Ciotti dove si evidenziava la problematica sull’usura: i “bot” delle mafie. E’ una cosa che personalmente sto dicendo da tanto tempo e sono contento che Don Ciotti nel dossier di Libera ha evidenziato in maniera chiara e palese il problema. In tutti i casi comunque il fenomeno non si esaurisce soltanto con l’ andare a scovare gli usurai cravattari arrestandoli. Il problema è quello di cercare di trovare gli antidoti necessari affinché le le imprese sane possano in qualche maniera accedere al credito pulito per entrare nel mercato calabrese senza dover ricorrere necessariamente a mezzi “alternativi”. Oggi l’accesso al credito per le imprese sane è diventato complicatissimo. Nessuno più ha credito. Neanche per le piccole imprese come l’apertura di un bar, di un ristorante o di un’piccola bottega artigiana. Oggi è tutto e soltanto nelle mani della volontà e delle direttive nazionali delle banche . Sono loro a decidere a chi dare i soldi e quasi sempre danno soldi a chi già li ha. Per questo motivo bisogna assolutamente invocare un provvedimento per lo sviluppo che faciliti l’accesso al credito. Basta con i ridicoli rating, o le ridicole Basilea 2. Per noi calabresi non possono esistere questi criteri completamente fuori dalla contemporaneità anche geografica. Se le imprese non hanno la possibilità di creare nuove iniziative o stabilizzare le vecchie, non si produrrà lavoro e la disoccupazione diventerà insostenibile creando a breve una guerra civile. Le persone non hanno più le risorse minime per sostenere le famiglie. Le banche nel dire di no lo dicano con motivazioni certe ed inequivocabili. Oggi se si vuole combattere il malaffare bisogna assolutamente snellire l’accesso al credito per le imprese pulite. Se così non fosse da qui a qualche anno le attività produttive calabresi saranno tutte in mano dei delinquenti e delle persone che fanno del riciclaggio la loro fonte maggiore di finanziamento. Se la politica rimane con gli occhi bendati davanti a tutto questo, tra poco troveremo i mafiosi inseriti al 100% nell’economia reale del nostro territorio. Il cancro va combattuto non solo tentando di distruggere le cellule maligne, ma immettendo nel corpo cellule nuove, cellule benigne e piene di forza. Credo che il dossier di Don Ciotti deve servire assolutamente a scuotere la classe politica per individuare un giusto rimedio . L’altro giorno a Reggio in una tavola rotonda tra le varie forze politiche ho chiesto: Sapete cosa è il durc? Ebbene è il miglior strumento che ha a disposizione l’usura. Se hai una irregolarità contributiva (durc non in regola), non puoi incassare dallo stato. Ma al 90% sono proprio i ritardi dei pagamenti dello stato a creare l’irregolarità contributiva. Allora ad esempio per 2000 euro di irregolarità non puoi incassare 20/30/100 mila euro di crediti. Cosa fare allora? Siccome le banche nicchiano ci si rivolge all’usura per non fallire. Questo in un modo o nell’altro è l’inizio della rovina della propria azienda e dei lavoratori che con essa lavorano. Quindi è necessario che la classe politica prendo spunto da ciò che è nato dal dossier di Libera per trovare delle soluzioni che ponga rimedio a questa incresciosa situazione.
Francesco Grandinetti
Coordinamento Regionale Obiettivo Futuro