Revocata la confisca dei beni di Emilio Riggio

Reggio Calabria. La Corte d’Appello di Catanzaro ha restituito tutti ibeni sequestrati a Emilio Riggio. In accoglimento del ricorso presentato dall’avvocato Aldo Labate, i giudici catanzaresi hanno ritenuto fondate le ragioni addotte dalla difesa. L’avvocato Labate ha sostenuto la compatibilità tra quanto dichiarato e quanto effettvamente nella disponibilità dell’uomo; l’informativa del nucleo di polizia tributaria, poi, sarebbe stata viziata da carenze evidenti, poiché i redditi di Riggio non partono dal 1990, ma dal 1976, quand’egli era impiegato, così come la moglie lavora dal 1979. Ancora, sebbene la condanna per estorsione continuata in concorso,si riferisca ad un periodo risalente al 1996, l’aumento del patrimonio dell’uomo è da datarsi alla metà degli anni 2000 «un lasso temporale troppo lontano – ha sostenuto l’avv. Labate – affinché si possa parlare di un collegamento con quell’episodio. Si tratta tra l’altro – ha proseguito il legale – di un reato che è assolutamente slegato da qualsivoglia contesto afferente la criminalità organizzata».
Il provvedimento ha riguardato sei terreni nel comune di Reggio Calabria, di cui cinque a Gallico e uno nella zona di Modena; tre abitazioni di tipo popolare nel comune di Reggio Calabria; di cui due in località Santa Domenica e una in località Santa Lucia; un lastrico solare in località Santa Domenica; tre magazzini nel comune di Reggio Calabria. Erano state confiscate e sono state restituiti, inoltre, le quote relative alla Sas Ri-Service che ha come oggetto sociale lavori generali di costurzioni di edifici e le quote relative alla società Punto Auto di Riggio Giuseppe & C. che si occupa di commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri.

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