Caso Rende. Pupo (Gruppo Misto) scrive al Prefetto: “Situazione grave e insostenibile”

Rende (Cosenza). Di seguito la lettera destinata al Prefetto di Cosenza redatta dal consigliere comunale del Gruppo Misto Spartaco Pupo:

Eccellenza illustrissima,
la città di Rende è ultimamente salita alla ribalta delle cronache nazionali per avvenimenti inquietanti, dinanzi ai quali ogni buon amministratore dovrebbe avere il dovere di collaborare con le istituzioni e gli organi competenti, affinché venga fatta piena luce, serenamente e nell’esclusivo interesse dei cittadini.
Da alcune interrogazioni e interpellanze parlamentari, presentate a più riprese al Ministro dell’Interno da deputati e componenti la Commissione parlamentare antimafia, emerge un quadro a dir poco allarmante circa presunti rapporti tra uomini politici rendesi ed esponenti della criminalità organizzata, la quale sarebbe addirittura capace di orientare il consenso elettorale in città. Vere o false che siano tale ipotesi, gli amministratori in buona fede non possono che affidarsi con fiducia al lavoro degli inquirenti ma nel contempo adottare, in via precauzionale, misure in grado di scongiurare eventuali conseguenze negative nelle scelte politiche e negli apparati amministrativi. Oltre alla condotta di alcuni amministratori, che mi auguro possano dimostrare la loro estraneità ai gravi fatti, sotto la lente di ingrandimento della Direzione Distrettuale Antimafia e della Corte dei Conti è finita, in particolare, la Rende Servizi, società interamente partecipata dal Comune nata alla vigilia delle elezioni provinciali del 2009 che, nonostante i punti oscuri che contornano la sua formazione e la sua gestione finanziaria che ha comportato perdite per milioni di euro, interamente gravanti sul bilancio comunale, continua ad operare dall’interno dell’amministrazione civica, conservando pressoché intatto il suo assetto originario e mantenendo a tutt’oggi invariati, anche in seguito all’insediamento della nuova giunta, i rapporti con la dirigenza politica. Prova ne è l’ultimo bilancio comunale, approvato a maggioranza, in cui viene confermato, in continuità con le annualità precedenti, il cospicuo finanziamento in favore della società attenzionata, in barba alla prudenza che pure imporrebbe la situazione finanziaria dell’Ente, divenuta nel frattempo estremamente deficitaria. Basta, a tale riguardo, ricordare che il Comune di Rende è inadempiente al patto di stabilità interno, che è assediato dai creditori e dilaniato dai pignoramenti, che ad alcuni atti amministrativi non dà la pubblicazione che la legge prescrive, che persevera nel non bandire gare pubbliche per servizi primari a dispetto delle prescrizioni in tal senso della Corte dei Conti, la quale, dopo una lunga serie di pesanti ma infruttuosi rilievi, è arrivata a segnalare addirittura il mancato invio al suo indirizzo di documenti contabili necessari al controllo sull’attività amministrativa dell’Ente. Considerata la delicatezza del momento, che tiene sulla graticola un’intera comunità composta nella stragrande maggioranza di gente onesta, civile e perbene, le chiedo di essere ricevuto al più presto affinché possa rappresentarle di persona e nei dettagli gli aspetti critici di una situazione grave e ormai insostenibile, che certamente merita il suo autorevole intervento per riportare ordine e trasparenza al Comune di Rende, a beneficio esclusivo della collettività. Voglia gradire i miei più cordiali saluti.

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