Precariato. Gentile e Chiappetta: “In Calabria necessaria una legge”

Il pasticciaccio compiuto dal Governo Regionale nella scorsa legislatura con la legge 1 del 2009 disarcionata dalla Corte Costituzionale impone una nuova normativa che non puo’ che essere finalizzata a seguire i percorsi della legge dello Stato e che prevede uno stralcio dalle disposizioni generali sul turnover. Lo affermano in una nota il vice coordinatore regionale del Pdl, Antonio Gentile, e il capogruppo regionale, Gianpaolo Chiappetta. Per la sanità stiamo predisponendo- affermano i due prestigiosi esponenti del Pdl- la bozza che prevede l’adeguamento alla legge dello Stato , che consentirà a chi avrà i titoli di poter essere realmente stabilizzato , anche secondo le disposizioni della Corte dei Conti. E’ chiaro che bisognerà partire dalle prescrizioni della Consulta, separando quanti hanno i titoli secondo la 296 del 2006 e quanti, invece, sono stati assunti con varie tipologie contrattuali successivamente. La giunta Loiero aveva partorito una delibera, la 244 del 2008 che era conforme alla norma- proseguono i due esponenti del Pdl- ma le successive modificazioni hanno fatto si che venisse portata in Consiglio una legge assolutamente discontinua e non omogenea. Abbiamo incassato il sostegno spontaneo di molti sindacati di base, che peraltro rappresentano una buona fetta del precariato- aggiungono Gentile e Chiappetta- intorno ad un pdl che presenteremo prossimamente che tende ad includere e non ad escludere e che è a prova di qualsiasi ipotesi di incostituzionalità.I competenti uffici regionali stanno lavorando alla proposta, ma non vediamo come non possa essere licenziata positivamente. Ci sembra il passo migliore per condividere realmente , anche con le forze responsabili della minoranza, un percorso comune e aggregativo in favore di quanti vivono da tempo sulla propria pelle i disagi del precariato storico

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