Reggio Calabria. “Niente corona d’alloro, neanche un mazzo di fiori e, meno che meno, l’omaggio delle autorità, delle forze armate e delle associazioni combattentistiche e d’arma all’unico Monumento al Milite Ignoto presente sul territorio del comune di Reggio Calabria, eretto all’interno del cimitero di Archi.” Se ne duole Giuseppe Agliano, del coordinamento Grande Città del PdL, il quale ricorda che “la costruzione del Monumento al Milite Ignoto ad Archi risale agli anni ’60 per volontà del Delegato comunale del tempo Luigi Tripodi che volle dare degna sepoltura ad un anonimo soldato i cui resti furono ritrovati nelle colline circostanti. Da circa un decennio, su richiesta dell’Amministrazione comunale, detto omaggio veniva inserito nel programma ufficiale delle celebrazioni del 2 e 4 novembre in onore dei defunti e delle forze armate. Mentre in tutta Italia – continua Agliano – unitamente ai caduti di tutte le guerre si onorano anche gli eroi senza nome ( Altare della Patria, Sacrario di Redipuglia, Sacrario del Montegrappa, Sacrario di Asiago, ecc.) nella nostra Città si cancella una cerimonia dall’alto significato simbolico e valoriale e che, tra l’altro, si svolgeva in un quartiere dove, almeno per un giorno, la presenza delle massime istituzioni e dei vertici delle forze armate e di polizia rappresentava fisicamente quella “presenza dello Stato” tante volte reclamata ma spesso percepita come matrigna. Spero – conclude l’esponente del centrodestra reggino – che questa sia stata una dimenticanza dovuta alla contingenza del momento, a cui si potrà ovviare magari nella prima occasione utile.”
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