Reggio Calabria. Il progetto di legge approvato oggi dalla terza Commissione consiliare, ridisegna la sanità calabrese in macroaree, così definite:
Area Nord: Azienda sanitaria area nord, che incorpora l’ex Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e comprende i comuni attualmente inclusi.
Azienda ospedaliera area nord, che incorpora in un presidio unico, l’hub di Cosenza, gli spoke di Castrovillari, Rossano/Corigliano e Cetraro/Paola e gli ospedali di zona montana di S. Giovanni in Fiore ed Acri.
Area Centro: Azienda sanitaria area centro che incorpora l’ex azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e comprende i comuni attualmente in essa inclusi.
Azienda sanitaria area centro est che incorpora l’ex azienda sanitaria provinciale di Crotone e comprende i comuni attualmente in essa inclusi e lo spoke di Crotone.
Azienda sanitaria area centro ovest, che incorpora l’ex azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia e comprende i comuni attualmente in essa inclusi e, in un Presidio unico, lo spoke di Vibo Valentia, l’ospedale generale di Tropea e l’ospedale di zona montana di Serra S. Bruno.
Azienda ospedaliera area centro, che incorpora, in un Presidio unico, l’hub di Catanzaro, lo spoke di Lametia Terme, l’ospedale generale di Soverato e l’ospedale di zona montana di Soveria Mannelli.
Area Sud: Azienda sanitaria area sud, che incorpora l’ex Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e comprende i comuni attualmente in essa inclusi. Azienda ospedaliera area sud, che incorpora, in un Presidio unico, l’hub di Reggio Calabria, gli spoke di Polistena e Locri e gli ospedali generali di Melito Porto Salvo e Gioia Tauro.
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