Reggio Calabria. È davvero molto strano che il Pd, dopo 12 anni trascorsi soltanto a giocare sul cinico scontro nel conflitto politico, configurandolo quasi come una faida, oggi chieda di abbassare i toni. Quel centrosinistra che si è contraddistinto solo per l’odio e per il veleno, che non è mai stato in grado di formulare proposte, appiattito nel livore e sulla sua mancanza di leadership e di capacità aggregativa, oggi chiede pacatezza. Si tratta dell’incoerenza di chi ha “amato” Reggio solo quando si è trovato a governare ed ha potuto soddisfare i propri interessi personali (esempio sistemazioni di mogli, ex mogli, mogli di amici, cugini e figli) per poi lasciare la politica sul territorio e spostare lo scontro a livello giudiziario e parlamentare. L’invito di abbassare i toni, da parte del Pd, è davvero ridicolo, incoerente e sa di ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini. La realtà è che adesso hanno conseguito il primo obiettivo, ovvero lo scioglimento del consiglio comunale ed ora puntano al dissesto per raggiungere i propri traguardi politico-personali, al fine di sopperire alla mancanza di consenso da parte dei reggini e cercare di mettere le mani sulla città. Quella città che, da anni, li ha mandati a casa invitandoli ad occuparsi dei propri hobby. La sinistra non ha una classe dirigente, non ha mai pensato ad un confronto costruttivo, neanche dopo l’insediamento del Sindaco Arena, nonostante il gravissimo momento di crisi globale di tutti gli enti locali italiani, pensando esclusivamente a proseguire la campagna denigratoria nei confronti di Scopelliti e Arena. Oggi, però, credono di poterci fare lezioni di moralità e pacatezza: quale credibilità possono dimostrare? Quale rispetto merita chi cerca di occultare la mancanza di spessore, trincerandosi dietro il ricordo del Sindaco Italo Falcomatà, come fece qualcuno circa 11 anni fa che, come risultato, ottenne continue bocciature dall’elettorato? In questo quadro disastroso per la città, non si possono sottacere fatti gravissimi non menzionati in una relazione che doveva restare riservata e che invece, con errori ed inesattezze, ha infangato ingiustamente tantissimi reggini. Se a ciò si aggiunge il fatto che potrebbero esserci provvedimenti nei confronti di chi vi è stato menzionato, indipendentemente dalle vicende riportate, è chiaro che ogni omissione può essere interpretata come tentativo di salvaguardare pochi “prescelti”. Come mai, oggi che stanno venendo a galla le “amnesie” di chi ha redatto la relazione ignorando pezzi importanti della sinistra, il Pd chiede di abbassare i toni? Chi ha paura della verità? Chi ha la coda di paglia? Come mai oggi non denunciano l’assenza totale di servizi in città? Perché non parlano, ad esempio, di una Reggio invasa dai rifiuti, che con il centrodestra ad amministrare, nonostante le tante emergenze, non ha mai patito una condizione così grave? I commissari, a cui va il nostro supporto e la nostra considerazione, stanno facendo tutto il possibile nei limiti che una gestione commissariale comporta, gestione che il centrosinistra ha innescato, auspicato e plaudito: ma se ciò fosse accaduto con l’amministrazione Arena cosa avrebbe fatto il Pd? E’ un’incoerenza vergognosa, proprio come la presa di posizione del Pd. La differenza tra noi e loro sta proprio in questo.
Coordinamento Grande Città Pdl Reggio Calabria