Reggio Calabria. La società odierna è segnata da sempre più frequenti eventi legati a fatti immorali ed illegali. Quando questi poi coinvolgono, come avviene oggi, la gestione della cosa pubblica la decadenza etico-politica subisce una brusca accelerazione. Sono stati categoricamente smentiti i molti che credettero a tangentopoli quale il primo è l’ultimo avvenimento di malaffare partico, tanto da arrivare a parlare recentemente di Terza Repubblica. Se si considera, infine, il fenomeno mafioso il dato che emerge è quello di disaffezionamento totale alla vita pubblica e di sfiducia al tradizionale sistema politico.
Alla luce di ciò la Giovane Italia di Reggio Calabria, quale movimento politico destinato anche alla formazione della futura classe dirigente, s’impegna sin da subito nell’eliminazione di tutti quei presupposti che hanno reso vulnerabile i partiti al malaffare, decretando la seguente procedura di designazione di dirigenti e quadri del movimento, a partire da chi già ricopre incarichi di responsabilità:
– Tutte le nomine dovranno essere anticipate dalla produzione del Certificato dei carichi pendenti dell’interessato;
– Non saranno designati soggetti raggiunti da avvisi di garanzia per procedimenti legati alla criminalità organizzata o che abbiamo subito condanne anche di primo grado per reati contro la pubblica amministrazione, quali ad esempio: truffa, concussione, corruzione, peculato, malversazione.
Va da sé che tali restrizioni non implicano una espulsione (né inducono ad essa) dalla Giovane Italia, poiché secondo il sacrosanto principio della presunzione d’innocenza nessuno può essere considerato colpevole sino a condanna definitiva ovvero sino all’esito del terzo grado di giudizio. L’assunto è semplicemente quello di evitare che fatti legati ad illeciti gravi possano coinvolgere un’intera comunità politica per il ruolo che un dirigente/quadro andrebbe a ricoprire all’interno del movimento, tale da indiziare l’intera base militante di cui lo stesso verrebbe eletto rappresentante.
Domenico Rositano
Coordinatore provinciale Giovane Italia
Amato Luigi
Presidente provinciale Giovane Italia
Di seguito la richiesta di convocazione destinata al coordinamento del Pdl firmata da Rositano e Amato:
La Giovane Italia di Reggio Calabria chiede una riunione congiunta dei Coordinamenti PdL Grande Città e Provinciale di Reggio Calabria con la proposta di delibera dei seguenti punti all’o.d.g.:
– Produzione del Certificato dei carichi pendenti per i soggetti richiedenti candidature ad ogni livello e per l’attribuzione di nomine dirigenziali o di quadro del Popolo della Libertà, a partire da chi già ricopre incarichi di responsabilità.
– Incandidabilità ed interdizione da incarichi di partito per coloro i quali vengono raggiunti da avvisi di garanzia per procedimenti legati alla criminalità organizzata o che abbiamo subito condanne anche di primo grado per reati contro la pubblica amministrazione, quali ad esempio: truffa, concussione, corruzione, peculato, malversazione. Mantenimento dello status di incandidabilitá e di interdizione per tutto il tempo in cui persistano le condizioni anzidette e fino alla completa riabilitazione dei condannati (salvo interdizione dai pubblici uffici temporanea o perpetua sancita dalla sentenza stessa).