Gioia Tauro (Reggio Calabria). La tutela sanitaria degli immigrati è una questione da non sottovalutare: è questo il messaggio che è emerso dall’evento formativo dal titolo “La salute globale: una sfida per l’operatore sanitario”, promosso dall’Ordine dei Medici della Provincia di Reggio, ed in particolare dalla Commissione formazione ed aggiornamento, coordinata da Antonino Zema e tenutosi a Gioia Tauro presso l’Istituto Superiore Teologico Pastorale Papa Giovanni XIII. La giornata formativa è stata aperta dal presidente dell’Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano, che ha salutato la platea e dal consigliere provinciale Sciarrone che ha elogiato l’importanza del tema in calendario. Il vicepresidente dell’Ordine, Giuseppe Zampogna, ha evidenziato come sia in atto un inversione di tendenza nell’approccio fra medici e cittadini extracomunitari ormai sempre più numerosi e bisognosi di cure. Zampogna, anche Primario del Pronto Soccorso di Locri, ha lanciato un allarme anche sui troppi casi di tumore a Gioia Tauro. “La globalizzazione della salute – ha puntualizzato Antonino Zema – tema della giornata di oggi, è quanto di più attuale ci possa essere per l’operatore medico. Qui, a due passi da Rosarno, dove in passato si è verificata la protesta degli stranieri impiegati nella raccolta di arance, parlare di questo tema ha un significato ancora più profondo”.
“La sanità pubblica – ha aggiunto Zema – è nata nel 1946 in Inghilterra grazie a George David Lloyd che introdusse il pensiero di garantire l’assistenza sanitaria a tutti. Subito dopo ci fu l’Italia mentre con più gradualità il concetto fu assorbito negli altri Stati Europei. Con la vittoria di Obama, in America, è stato scongiurato il pericolo di un ritorno al passato, poiché è stato proprio lui ad aprire a trenta milioni di americani le porte della sanità pubblica”.
La prima relazione è stata curata da Sergio Corica, Presidente dell’Associazione Medici Cattolici di Gioia Tauro, ed ha avuto ad oggetto “il progetto “equal opportunities for healt: action for development: un piano di azione per promuovere la salute globale. A breve ripartirà il progetto con Emergency – ha evidenziato Corica – e verrà coinvolto anche l’Ordine dei Medici”. Lorenzo Antonio Surace, Dirigente Asp nel distretto lametino, ha relazionato su “il quadro di riferimento socio – demografico e normativo dell’immigrazione in Italia” evidenziando come gli immigrati debbano essere visti come “persone da tutelare dal punto di vista sanitario e non come portatori di malattie”. “I diritti sanitari degli stranieri”: è stato il tema curato da Angela Latella, in servizio presso l’Asp di Lamezia Terme. Di “esperienze di mediazione culturale” ha disquisito Giuseppe Minatolo, cardiochiururgo al Policlinico di San Donato Milanese. “L’Obiettivo dell’Associazione di volontariato Work and Progress International e del Centro Cuore Istituto per la ricerca diagnosi e terapia delle malattie cardiovascolari con sede a Gioia Tauro – ha spiegato Minatolo – è quello di fare rete con le strutture locali del mondo cattolico e laico e favorire un’assistenza sanitaria che sta diventando sempre più globale e multiculturale, tutto ciò nel rispetto delle diverse fedi religiose e derivazioni socio – culturali”. Ippolita Rondinelli, Componente di Work and Progress e del Centro Cuore Istituto per la ricerca, diagnosi e terapia delle malattie vascolari di Gioia Tauro, ha parlato di “strategie ed assistenza nel volontariato dedicato”
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