Laurena. Si è svolto un Consiglio provinciale aperto, la protesta per il carcere “Luigi Daga” proseguirà a Roma

Laureana di Borrello (Reggio Calabria). Ancora una settimana di attesa, poi la civile protesta per la riapertura del carcere sperimentale di Laureana di Borrello si sposterà a Roma. A questa decisione è giunto il Consiglio provinciale aperto, svoltosi questa mattina nell’aula consiliare del Comune di Laureana di Borrello. L’assemblea, all’unanimità, ha deciso di interessare la deputazione reggina affinché faccia da tramite con il direttore generale del Dipartimento carcerario al quale saranno esposte sia le ragioni, sia gli impegni degli enti locali territoriali a sostegno della prosecuzione di un impegno di riabilitazione sociale, modello unico in Italia e, probabilmente, in Europa. Trascorso tale termine, senza che la deputazione riesca nell’intento , i vertici della Provincia, del Comune di Laureana, il comitato pro carcere, le forze sociali e semplici i cittadini, in pullman e con altri mezzi di trasporto, si recheranno a Roma per presidiare la sede del Dap. “Spogliamoci dalle posizioni di appartenenza – ha detto il Presidente della Provincia nel corso del suo intervento – e variamo programmi incisivi per centrare l’obiettivo della riapertura del ‘Luigi Daga’. Siamo intenzionati a proseguire la straordinaria sinergia che l’Amministrazione comunale di Laureana, il Comitato pro carcere e la Provincia stanno portando avanti nella difesa di un modello carcerario che ha dato lustro al nostro territorio. Su questa battaglia di civiltà non devono esistere né dubbi, né appartenenze a questo a quel partito o raggruppamento politico”. Raffa ha poi richiamato la deputazione reggina al senso di responsabilità. “Pretendiamo che, attraverso i parlamentari, si possa i discutere la vicenda con gli organi centrali dell’Amministrazione carceraria, altrimenti saremo a Romaper attuare un presidio democratico davanti al Dap”. Al Consiglio Provinciale aperto hanno preso la parola il sindaco di Laureana Paolo Alvaro, Primi cittadini del comprensorio, assessori e consiglieri provinciali e comunali, sindacalisti, il presidente, Rocco Domenico Ceravolo, e rappresentanti del Comitato per la difesa del carcere.

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