Reggio Calabria. Marito e moglie, N.A. di 57 anni e W.G.M. di 50 anni, erano stati arrestati dai Carabinieri per detenzione di sostanza stupefacente, perché i militari hanno rinvenuto 60 grammi di marijuana e 2 piante di cannabis indica nell’abitazione della coppia.
All’udienza di convalida del 10 novembre scorso, N.A. ha sostenuto che la coltivazione delle piante è da considerarsi per uso personale e terapeutico, in quanto a suo dire soffre di stati di ansia; ha inoltre riferito che la moglie W.G.M. era all’oscuro di tutto, in quanto egli aveva occultato le piante dietro un parapetto.
Il pm d’udienza, tenuto conto che dalla sostanza sequestrata potevano comunque ricavarsi oltre 350 dosi medie giornaliere, ha chiesto la misura cautelare della custodia in carcere per l’uomo e dell’obbligo di firma per la moglie.
Il difensore, avv. Orlando Cassisi, ha evidenziato la sproporzione della misura custodiale rispetto alla totale incensuratezza di N.A. e la carenza di gravi indizi per W.G.M., anch’ella incensurata.
Il giudice Esposito, in accoglimento delle tesi difensive esposte dall’avv. Cassisi, ha applicato all’uomo l’obbligo di firma, mentre non ha stabilito nessuna misura a carico della donna per mancanza di gravi indizi ed ha quindi disposto l’immediata scarcerazione dei due.
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