Reggio Calabria. Finalmente anche in Italia, con 349 voti a favore, 25 contrari e 66 astenuti, ieri 13 novembre 2012, la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato la legge che consente agli elettori di esprimere la doppia preferenza di genere nelle elezioni amministrative, il riequilibrio di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali, nonché nei consigli regionali e nelle commissioni dei concorsi pubblici. Questo testo diventerà applicabile alle prossime elezioni. Le legge prevede, inoltre, che nelle liste dei candidati alle comunali nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore ai due terzi. E che, in caso contrario, la lista venga ridotta cancellando i nomi dei candidati appartenenti al genere più rappresentato. In caso di violazione di questo principio, nei comuni sopra i 15mila abitanti, la lista decade. Infine, la possibilità di esprimere due preferenze, invece che una, per i candidati a consigliere comunale, a patto che si tratti di un uomo e di una donna. In caso contrario, si annullerà la seconda preferenza. La politica italiana ha bisogno di un vento nuovo, e questo vento potrà essere in parte rappresentato da tutte quelle donne che hanno percorso una lunga strada fino ad oggi per vedere riconosciuti i loro diritti di persone e cittadine. In particolare le donne che hanno ruoli di responsabilità istituzionale devono essere consapevoli che una politica a favore delle donne deve essere più coraggiosa, anche perché, malgrado la legislazione vigente, siamo tutte consapevoli che oggi non è possibile spegnere i riflettori sulle violenze e sulle discriminazioni che le donne ancora subiscono nel nostro Paese. Oggi viviamo in un Paese nel quale, negli ultimi quindici anni, è avvenuto un profondo cambiamento ideologico relativamente all’immagine femminile: sono considerati come normalità gli stereotipi di sposa o meritrice ( oggi dovremmo dire “escort”?). Modelli che le battaglie degli anni Settanta avevano definitivamente messo in crisi e che oggi, invece, vengono legittimati da una politica sempre più debole, con pochissime rappresentanti del gentil sesso. Mi auguro, anche a questo proposito, che anche il Consiglio della Regione Calabria voglia al più presto discutere ed approvare l’emendamento, proposto dalla Commissione Regionale Pari Opportunità, sottoscritto da migliaia di cittadini che prevede anche per le elezioni regionali calabresi l’introduzione della doppia preferenza di genere. La dignità delle donne non è di destra né di sinistra e nemmeno la democrazia lo è, grazie alla Carta Costituzionale che migliaia di italiani, tanti anni fa, sacrificando la loro vita, ci hanno donato!
Franca Milazzo
Commissaria Pari Opportunità Regione Calabria
A Testa Alta per la Calabria