Reggio Calabria. Il 16 aprile 1944 il quotidiano genovese “Il Secolo XIX” titolò “Riuscita operazione contro banditi: duecento morti e quattrocento prigionieri”. Oggi si penserebbe a chissà quale azione di contrasto di corpi armati dello Stato contro potenti bunker affollati da veri e propri eserciti di criminalità organizzata. Nella primavera del 1944, tra le montagne dell’Appennino ligure-piemontese, nei pressi del convento della Benedicta, i “banditi” erano le centinaia di partigiani, uomini e donne, che si battevano per la democrazia e la libertà, contro il fascismo ed il nazismo, responsabili dei crimini più efferati e della guerra. I “corpi armati dello Stato” erano numerosi reparti dell’esercito nazista, che, con il supporto sempre più complementare e marginale di quel che restava della milizia fascista, davano la caccia agli antifascisti italiani, molti dei quali giovanissimi, che avevano deciso di partecipare a quello straordinario movimento di popolo che fu la Resistenza. L’appennino ligure-piemontese fu quindi il teatro di scontri sanguinosi e poi di veri e propri massacri, nei quali furono uccisi centinaia e centinaia di partigiani fucilati al fianco di cittadini inermi e inconsapevoli, vittime di rappresaglie tra le più feroci che la storia dell’uomo abbia mai conosciuto. Tra i protagonisti delle formazioni partigiane che operarono nei pressi del convento della Benedicta uno dei più giovani e dei più valorosi fu il reggino Ruggero Condò, la cui storia sarà raccontata dalle sorelle Maria ed Anna, staffetta partigiana, in occasione della Terza Giornata del Tesseramento per il 2013, organizzata dal Comitato Provinciale dell’Associazione dei Partigiani di Reggio Calabria presso la nuova sede di via XXIV Maggio 6/a, che sarà nell’occasione inaugurata. Il programma dell’iniziativa prevede, con inizio alle ore 17.30, racconti e testimonianze, interviste, musiche e filmati. Dalle ore 19.30 alle 20.30 tutti i partecipanti, iscritti e non, parteciperanno alla “festa d’inaugurazione” della nuova sede, gustando gli “stuzzichini”, i dolci, le bevande ed i coktail, preparati dai “nuovi resistenti” di Reggio Calabria.